Perché andare a cercare altrove la materia prima quando è dietro l’angolo, qui in Molise? È questo il principio-faro da cui sono partiti Pasquale e Loredana – pugliese lui, campana lei ma entrambi ‘naturalizzati’ termolesi – che dal 15 settembre hanno aperto la Braceria A’Carnazz a Termoli.
Il nome del locale la dice lunga sul piatto forte in cucina, ma quel che non dice (e che sarà un piacere scoprire) è quanto Molise c’è nei piatti. “Qui troverete solo prodotti molisani”, ci spiegano i due, coppia nella vita e ora anche nel lavoro. E che prodotti! La qualità è al primo posto, ed è una qualità a chilometro (quasi) zero. La produzione gastronomica molisana non ha nulla d’altronde da invidiare a tanti altri territori e Pasquale e sua moglie ne sono più che convinti, tanto da averne fatto un principio cardine per la loro attività di ristorazione.
A primeggiare sulle tavole della braceria di via XXIV Maggio è sicuramente sua ‘maestà’ la scottona. La carne proviene unicamente dall’azienda Bocconi d’Autore di Campobasso. Qui sono allevati e macellati i capi ovini. Oltre al vitello (le varietà sono manzetta prussiana, marchigiana e limousine), poi, da A’Carnazz sarà possibile gustare anche carne di suino ma anche i tanto ‘amati’ arrosticini.
Sul menù un’ampia scelta di tagli: fiorentina, picanha, tagliata, filetto e controfiletto, tomahawk, costata. Il tutto servito con abbinamenti non scontati, frutto dell’estro dello chef (termolese) Tony Biondelli.
Da non perdere neanche le tartare di scottona, proposte in due versioni: quella classica e quella, per chi vuole osare qualcosa in più, esotica (con lime, mango e spruzzatina di tequila).
Ma a deliziare i palati ci sono anche gli antipasti, dai taglieri alle bruschette passando per gli immancabili fritti della casa. E anche in questo caso la molisanità la fa da padrone, unico e indiscusso.
I formaggi provengono dall’azienda agricola biologica Ferrara di Guglionesi, i salumi arrivano dal capoluogo (sempre Bocconi D’Autore) mentre mortadella e ventricina sono quelli di Coccagno, altra garanzia di gusto e qualità. Se non avete mai provato la mortadella Molisella, beh, da A’Carnazz potrete farlo e non ve ne pentirete.
L’amore per il territorio molisano si evince anche dalla scelta dei vini, tutti rigorosamente di cantine locali. E qui Pasquale ne ha da raccontare. “Ho voluto richiamare la termolesità in questo campo, proponendo tre bottiglie dell’azienda Fratino (termolese, va da sé) che portano il marchio personalizzato di Sebastiano Di Pardo”. Sulle rispettive etichette dei vini (due rossi e un bianco) campeggiano infatti dei disegni stilizzati e la relativa parola in vernacolo termolese: Brellocche, Sgambarille e Ciappaye (diamante, finestrella e scarabocchio). Un omaggio davvero speciale alla termolesità. “Dimostra il legame che ho con Termoli, la città che mi ha adottato e che amo. Trovavo ingiusto rappresentare il Molise senza Termoli”.
Ma da A’Carnazz tutto, davvero tutto, parla molisano. Dai quadri che adornano le pareti a tutto quello che arriva a tavola. Dall’acqua (Molisia) al caffè (Bastian) passando per l’olio extravergine di oliva (di Guardialfiera). E qui apriamo un’altra parentesi. A tutti i commensali verrà portato e ‘raccontato’ l’olio di Aspem, progetto di agricoltura sociale coordinato dal dottor Nicola Malorni e che si avvale del lavoro di donne che hanno subìto violenza.
L’attenzione al cliente è un altro ‘imperativo’ del locale: ai clienti che si accomodano in sala (le sale, ampie e con tavoli adeguatamente distanziati, sono in realtà tre) viene offerto un prosecco di benvenuto, accompagnato da bruschette condite con caciocavallo e salsiccia sott’olio. E per incentivare le famiglie con bambini è stato appositamente pensato anche un menù per i più piccoli che prevede hamburger di scottona, patatine fritte e una bevanda. “Il ristoratore prima di ogni cosa deve pensare come un cliente, deve mettersi nei suoi panni e andargli incontro”.
A’Carnazz è aperto solo di sera (il giorno di chiusura è il lunedì) e anche questa non è una scelta casuale. “La gente che viene a mangiare qui deve rilassarsi e godere appieno il prodotto. A pranzo invece si è sempre di fretta e l’esperienza non sarebbe valorizzata allo stesso modo”.
Il sogno di Pasquale e Loredana si è finalmente realizzato, nonostante tutte le difficoltà del periodo. “La storia ci insegna che proprio dopo le crisi ci sono le grandi rinascite. Questo locale è la nostra rinascita”.
Se vi è venuta l’acquolina in bocca non vi resta che andare a provare, e vi sorprenderà, la nuova braceria di Termoli. A’Carnazz è anche su Facebook e su Instagram.
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