Campobasso

Sicurezza e valorizzazione del centro storico, il centrodestra vuole un consiglio montematico

IL vicepresidente dell'assise e capogruppo di Forza Italia, Domenico Esposito, ha presentato questa mattina la richiesta per affrontare in una seduta civica aperta a tutti la questione del borgo antico "sul quale non si può più tentennare"

Domenico Esposito, vicepresidente del consiglio comunale di Campobasso, questa mattina – lunedì 5 agosto – ha depositato il documento con il quale il centrodestra chiede un’assise monotematica sulla questione sicurezza nel centro storico della città. Ma non solo: si chiede anche di affrontare la valorizzazione commerciale, storico culturale e turistica del borgo antico.

“C’è necessità di intervento in maniera programmatica rispetto a quella che è la necessità di un’intera area che vive un grande disagio più e più volte manifestato non solo dai cittadini ivi residenti, ma anche dagli stessi pochi commercianti che resistono ancora – ha detto il capogruppo di Forza Italia – L’intenzione manifesta da parte di tutti i gruppi di centrodestra e quella di attivare un vero e proprio piano strategico di rilancio dell’intera area che tenga conto di tutti i lavori in essere nell’area ad iniziare dal castello Monforte fino a tutti i percorsi di valorizzazione delle radici culturali della nostra città: dalla casa di delicata Civerra,  al museo Sannitico che li insiste,  alla Torre Terzano, alla Campobasso sotterranea,  al valore delle piccole e medie attività che insistono in quell’area. In primis l’artigianato di piazzetta Palombo, il valore del Largo di fondaco della Farina,  di Largo San Leonardo dei vicoli e di tutti i luoghi che lo compongono che devono ritrovare nuova vita e nuova linfa”.

Secondo il centrodestra ci vorrebbe (come hanno scritto nel programma elettorale) la realizzazione di una zona franca “per avvantaggiare gli eroici artigiani e commercianti che continuano a lavorare in quelle aree, abbiamo pensato di intessere un rapporto collaborativo con la università del Molise per verificare la fattibilità di realizzare in quell’area anche case dello studente diffuso, o altre iniziative che possano rendere merito ad un borgo che ha un potenziale di bellezza enorme che non è sfruttato”.