Campobasso

Lo sport e le ricadute sull’economia: un treno da non perdere per il futuro della regione

Le partite di cartello del Campobasso attireranno oltre 5mila spettatori a Selvapiana, la Magnolia nella poule scudetto ha fatto registrare con la Reyer Venezia 1260 (capienza massima) presenze all'arena, la Spike Devils nella finale di coppa Italia nazional ha attirato una quantità considerevole di appassionati, numeri importanti che andrebbero seguiti da un assessorato. Al momento la delega allo sport, però, è "congelata"

In una città svuotata via via dall’emigrazione giovanile, in un capoluogo di regione che non ha di fatto offerto un cartellone di manifestazioni estive, in un luogo che vive per lo più delle intuizioni di privati e associazioni culturali e sportive, fa discutere la mancata assegnazione di un assessorato specifico allo Sport da parte della neo sindaca Maria Luisa Forte. Che ha assegnato la delega al consigliere Luca Praitano, il quale però non è titolare del relativo assessorato.
Una scelta che, alla luce dell’entusiasmo e del movimento sviluppati dai recenti grandi risultati sportivi dei team del capoluogo (Campobasso calcio, Magnolia basket e Spike Devils Volley su tutti), non rende merito al clamoroso ritorno di fiamma della gente comune per le varie discipline.

Un movimento in crescita, che è in grado di sollecitare le forze che partono dal basso, sotto forma di nuovi praticanti, e che si trasforma nel weekend in un piacevole diversivo (forse l’unico) per migliaia di campobassani. Pensiamo alle partite di cartello del Campobasso che attireranno oltre 5mila spettatori a Selvapiana, o pensiamo alla Magnolia che nella poule scudetto ha fatto registrare con la Reyer Venezia 1260 (capienza massima) presenze all’arena, sempre a Selvapiana, che si va trasformando in una cittadella dello sport e dello svago buono. Ma pensiamo anche alla Spike Devils che nella finale di coppa Italia nazional evinta al Palaunimol ha attirato una quantità considerevole di appassionati.

Questi sono i numeri che lo sport di oggi a Campobasso è in grado di assicurare, cifre che qualche anno fa sarebbero state impossibili oltre che impensabili, e che rappresentano al momento la vera ‘sostanza’ ricreativa della città. Un fenomeno passeggero? Chi può dirlo. Parliamo di società sportive che sono all’apice ma che reggono bene, a quanto pare, l’urto delle nuove ambizioni.
Era dunque auspicabile riconoscere allo Sport una dignità diversa, perché se ci togli pure quello, la situazione a Campobasso diventa oltre modo critica.

Forse qualcosa è sfuggita a palazzo San Giorgio, o forse la neo sindaca attende tempi migliori per definire gli incarichi. Lo sport non può certo essere considerato alla stregua di settori più importanti e nevralgici, ma non può essere relegato a sottocategoria eventuale nella programmazione. Sarebbe un grave errore, almeno in questo momento storico. Lo sport è una molla che scatta e produce grossi benefici dal punto di vista sociale, per altro in una città in cui c’è poco altro e le agenzie di scommesse sportive proliferano ‘tentando’ spesso giovani e giovanissimi.

Vedere cinque-sei-settemila persone in uno stadio è manna dal cielo per un capoluogo in difficoltà come Campobasso. Una cabina di regia amministrativa in grado di captarne i benefici sarebbe opportuna.
Intanto, a proposito degli impianti di Selvapiana, registriamo una novità importante: entro la fine di agosto saranno consegnati i lavori per il nuovo antistadio in sintetico e il campo da rugby adiacente.

L’intenzione del comune è di affidarlo a una società con un bando di gara. Nelle more dell’espletamento delle procedure amministrative, la gestione potrebbe anche essere assegnata in via provvisoria ad una società sportiva, ma questa al momento è solo un’ipotesi per non tenere chiusa una struttura nuova e funzionale.

Il progetto della ‘cittadella sportiva’ prevede anche la costruzione di un nuovo spogliatoio, di un campo da padel e di un altro campo polifunzionale per il calcio a cinque, il tennis e le altre discipline. E poi c’è il sogno del palazzetto dello sport vero e proprio, ma quello è un capitolo a parte di cui si leggerà anche in altri ambiti istituzionali.