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Nel segno della rigenerazione dei borghi: Ermete Realacci a Castel del Giudice

Il 24 luglio 2024, Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, ha visitato Castel del Giudice nell’ambito del progetto “Centro di (Ri)Generazione dell’Appennino”, promosso dal Comune e vincitore del Bando Borghi del PNRR – Linea A del Ministero della Cultura. L’iniziativa, che mira allo sviluppo dell’area interna molisana, ha coinvolto la cittadinanza e i visitatori in una serie di eventi culturali e sociali.

La giornata è stata caratterizzata da una passeggiata itinerante, durante la quale Realacci ha avuto l’opportunità di incontrare gli abitanti del borgo e conoscere meglio le iniziative che animano la comunità. L’incontro ha favorito il dialogo su temi cruciali come le trasformazioni infrastrutturali e immateriali in corso, offrendo uno spaccato delle azioni concrete messe in atto.

Uno dei momenti salienti è stato l’incontro partecipativo tra la comunità locale e gli organizzatori del campus estivo di Casa Frezza, nonché le iniziative curate da Officina Creattiva e APS ‘Liberi di Essere’. Queste attività, radicate nei valori di solidarietà e inclusione, rappresentano un pilastro fondamentale del progetto di rigenerazione del borgo.

Tra le novità presentate, spicca il progetto di documentazione fotografica “ImmaginARTI”, che si articola in diverse sezioni: “Riscatti di Paese”, per la raccolta fotografica all’interno della comunità; “Fotografia Circolare”, un intervento di documentazione ed esposizione in itinere; e il “Contest fotografico” dedicato ai “Cantieri di rigenerazione”. Questo progetto utilizza la fotografia come mezzo per interpretare e comprendere il ‘senso dei luoghi’, coinvolgendo fotografi e cittadini nel racconto del processo di trasformazione locale.

Il sindaco Lino Gentile ha sintetizzato l’essenza dell’incontro: “È stato un incontro informale che restituisce la vivacità del cantiere aperto a Castel del Giudice nel contesto nazionale, per l’impegno e il senso di responsabilità messi negli interventi materiali e nella messa a terra dei processi rigenerativi posti in essere dall’intervento finanziario del Bando Borghi del MiC. Lavoriamo alacremente con la RUP, ing. Rosita Levrieri, il gruppo di ricercatori e operatori selezionati per il progetto e con la collaborazione del nostro Centro permanente di competenze composto dalle Università del Molise, del Politecnico di Torino, della Sapienza di Roma e de L’Aquila”.

La prof.ssa Letizia Bindi dell’Unimol, responsabile delle azioni immateriali e culturali del Centro di ri-Generazione, ha aggiunto: “Si tratta di un lavoro di relazioni efficaci e collaborazioni strategiche che sviluppano buone pratiche e azioni dinamiche contro le fragilità sistemiche dei piccoli comuni, specie delle aree interne e fragili. Azioni sperimentali di rigenerazione urbana a trazione bio-culturale applicate qui in Molise che ci auguriamo possano diventare modelli di riferimento innovativi per future progettualità di area vasta”.

L’incontro ha visto anche la partecipazione del prof. Angelo Belliggiano, referente dell’azione #rurobserv, focalizzata sul monitoraggio e la progettazione in materia di sviluppo rurale sostenibile e innovazione sociale in agricoltura.

Il presidente di Symbola, Ermete Realacci, ha espresso il suo apprezzamento: “Conosco da tempo l’esperienza di Castel del Giudice, che è anche socio di Symbola. È un esempio positivo di quello che il nostro Paese può mettere in campo partendo dalle sue forze vitali, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione con vivacità, competenza e capacità di fare rete. Senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno. È lo spirito della Legge 158/2017 sulla valorizzazione dei piccoli comuni di cui sono il primo firmatario, che anche da Castel del Giudice aveva preso ispirazione. Un’Italia che fa l’Italia può affrontare le sfide che abbiamo davanti coniugando coesione e innovazione. Ci piace l’idea di accompagnare e supportare esperienze che mostrano che cambiare l’Appennino si può fare insieme”.

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