Emergenza acqua

La crisi idrica si aggrava, portata dimezzata dalle sorgenti del Matese. Occhito, in 20 giorni 20 mln di metri cubi d’acqua in meno

L'invaso di Occhito ha registrato un calo significativo del volume d'acqua contenuto, passando da 125 milioni di metri cubi il 20 giugno scorso a soli 103 milioni di metri cubi. Dimezzata la portata delle sorgenti: 1700 metri cubi contro i 3500 dello scorso anno. Il rischio di interruzioni nella fornitura idrica è sempre più alto.

Il Molise sta vivendo una crisi idrica senza precedenti, con un significativo calo della portata degli invasi e delle fonti d’acqua, aggravato da una domanda eccessiva e da una dispersione elevata. La situazione è particolarmente critica per il lago di Occhito, al confine tra Molise e Puglia, che attualmente contiene solo 103 milioni di metri cubi di acqua rispetto alla sua capacità totale di oltre 330 milioni. Il meteorologo Gianfranco Spensieri ha sottolineato la gravità della situazione, evidenziando un calo di oltre 20 milioni di metri cubi in soli 20 giorni.

Trend preoccupante

“Quello che preoccupa maggiormente è il trend,” ha spiegato Spensieri. Le previsioni non mostrano segni di miglioramento, con la persistenza del caldo intenso e l’assenza di precipitazioni che peggiorano ulteriormente la crisi. La scarsità d’acqua non riguarda solo gli invasi, ma anche le sorgenti del Matese, dove la portata è scesa drasticamente a 1700 litri al secondo rispetto ai 3500 dello scorso anno.

Domanda eccessiva e guasti frequenti

La crisi idrica è esacerbata dalla domanda elevata d’acqua proveniente dalla Campania, alla quale il Molise cede una quota significativa. Già a metà giugno, l’azienda speciale Molise Acque ha avvisato le prefetture di Avellino e Caserta della necessità di regolazioni per limitare lo svuotamento dei serbatoi. A questa pressione si aggiungono frequenti guasti agli impianti, come accaduto recentemente a Guglionesi, dove le pompe di sollevamento gestite da Enel sono andate in tilt, causando lo svuotamento del serbatoio comunale.

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Misure di contenimento urgenti

Il presidente dell’azienda speciale di Molise Acque, Stefano Sabatini, nei prossimi giorni parteciperà a un tavolo tecnico convocato in Prefettura per discutere le misure da adottare. È altamente probabile che si debba ricorrere a riduzioni significative della fornitura d’acqua. D’altronde l’emergenza coincide con un periodo di caldo estremo, con temperature che potrebbero raggiungere i 40°C nelle giornate di venerdì e sabato prossimi, rendendo la situazione ancora più critica.

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Cambiamento climatico e assenza di precipitazioni

Il cambiamento climatico sta giocando un ruolo fondamentale in questa crisi. La mancanza di precipitazioni sta portando a una scarsità d’acqua preoccupante, con conseguenze gravi per l’agricoltura, le risorse idriche e la vita quotidiana dei cittadini molisani. “È essenziale adottare misure di contenimento immediate per evitare ulteriori danni e garantire una gestione sostenibile delle risorse idriche,” ha affermato Sabatini.