La presentazione dei candidati

San Martino Libera: il meglio deve ancora venire!

La lista San Martino Libera, LISTA N 2, Domenica, 26 maggio, in Piazza Mario Sassano, illustrerà ai cittadini il programma elettorale. Giovanni Di Matteo e tutti i candidati saranno lieti di confrontarsi con gli elettori.

Lo scorso 22 maggio, sul Muraglione,  si sono formalmente presentati ai cittadini, ciascuno con la propria storia e con un progetto da continuare. Ma hanno scelto di raccontare anche perché hanno voluto candidarsi o ricandidarsi.

La Politica è concretezza! La Politica è studio. Alle 19.00 in punto la voce pacata del candidato sindaco, Giovanni Di Matteo, spiega l’operato del quinquennio appena concluso. Elenca le scelte, la fatica, i numeri allarmanti o rassicuranti dell’Amministrazione di San Martino in Pensilis. E spiega come gli assessori e i consiglieri di San Martino Libera abbiano ricondotto i bilanci nel target di sicurezza. Attorno, come avvolti in un abbraccio, avevano un popolo attento, in ascolto. La loro era stata una opposizione pervicace. Dopo la vittoria elettorale del 2019 hanno portato in Maggioranza la stessa ostinazione per rispettare la parola data ai cittadini, elettori o meno. Ma con l’influenza caratteriale di Di Matteo: senza chiasso!

Antonella Di Lillo, assessore alla Cultura uscente, apre il comizio elettorale con un messaggio scandito in un italiano dolce e perfetto. Ha espresso il suo grazie al “suo” Sindaco, con un gesto di fair play e di buon augurio umanamente intenso ma politicamente forte. Che infatti trascina l’applauso dei sammartinesi e motiva il gruppo. Perché la Politica è anche emozione! Ed è condivisione di un progetto morale prima che tecnico.

Tiziana D’Adderio prende il microfono: l’energica, la spericolata, la vice sindaco che non vuole sentir parlare di quote rosa: le considera persino discriminanti. Entra come sa fare lei, senza fronzoli; i compagni sorridono, la sostengono e la incitano. Racconta di aver trovato macerie e di aver deciso, subito, che il suo sarebbe stato un cantiere in cui lavorare a maniche rimboccate. Il suo invito a votare la lista n2 viene accolto con un nuovo applauso.

L’intervento di Fabio Verlengia, new entry, è pura commozione. Fabio, per la sua storia personale, è piú che mai, esempio di entusiasmo civile. La testarda resistenza che proviene dalle comunità, dalla bella cultura della partecipazione.

Emanuele Primiano ha fatto il Servizio Civile durante il Covid e quella esperienza lo ha spinto ad avvicinarsi a San Martino Libera per dare al suo paese tutta l’energia che puó. È cosí giovane che sembra Nino, il calciatore con le spalle strette di Francesco De Gregori che non ha paura di tirare un calcio di rigore. Parla, sembra timido, ma invece è potentemente orgoglioso di esserci.

Come Francesco Carpino, il piú giovane candidato di tutte le liste, volontario nella Protezione Civile. La sua è la generazione dei ragazzi che non migliorano i selfie ma il mondo. Quelli che salgono sugli stivali per spalare il fango in Emilia Romagna o per spegnere incendi proprio in Molise. O per portare farmaci e cibo durante la pandemia. I giovani sani a cui spesso tocca di aiutare i territori nelle emergenze provocate anche dalla cattiva politica. Quelli con i visi da adolescenti e le spalle che sostengono decenni di negligenze. Sono i ragazzi reali, che lavorano gratis o quasi eppure vogliono stare dalla parte giusta, quella faticosa.

Antonio Iannacci, ingegnere, schivo, gentile, è un altro dei giovanissimi che ha già avuto esperienze professionali lontane da San Martino in Pensilis. Vuole vivere nel suo paese, vuole contribuire a renderlo migliore: “Sento parlare di belle esperienze ma amministrare non è una esperienza, è una responsabilità difficilissima. Richiede competenza e condivisione dei valori etici!”

Mara Montanaro è sul palco e sembra chieda il permesso. Ma prende la parola e fa sentire la fierezza di una giovanissima donna contemporanea. Dice una cosa dirompente: “Nessuna di queste persone potrà mai essere accusata di aver agito per il proprio tornaconto e non per il bene della collettività. Come cittadina sono grata a San Martino Libera. La mia passione per la politica era stata disillusa molte volte. Grazie a questo gruppo io mi sento rappresentata ma voglio, con forza, essere parte attiva di un progetto di amministrazione che ha conciliato l’onestà con la buona Politica”. L’applauso si fa fortissimo.

Questi ragazzi hanno vent’anni, trenta, e chiedono di essere sostenuti dagli elettori per i loro pregi non perché non ne hanno.  Non vogliono corsie preferenziali, non vogliono un mondo di privilegi, vogliono il loro futuro onesto. Costruito mettendoci la faccia e ció che sanno fare.

La voce decisa di Angelo Minieri, nuovo ma perfettamente a suo agio, dà una bella sferzata: crede nei numeri, passati da negativi a positivi, e dice che un buon amministratore lo giudica dai risultati ottenuti.

I candidati già noti: Giuseppe Mazzocchetti, Nicola D’Abate, Gianluca Di Mascio, l’avvocato Antonio Zio, presidente uscente del Consiglio comunale, Nicola Macro, assessore uscente alle Politiche sociali danno forma concreta a speranze e buone intenzioni.

Il candidato Sindaco presenta Giuseppe Mazzocchetti come il piú grande imprenditore agricolo di San Martino in Pensilis. Lui è modesto e si imbarazza. Di Matteo continua: “Giuseppe è un uomo del fare”. Mazzocchetti aggiunge che con tutti loro, fin dall’inizio ha condiviso un’idea. Poi diventata un percorso. E ora vuole continuare a costruire un futuro per l’agricoltura, per la gente che vive di lavoro.

Nicola Macro è assertivo, severo. Replica alle critiche ricevute dagli avversari politici, ironizza e si arrabbia anche. Non cede di un millimetro, pretende rispetto per l’immane lavoro svolto in un settore che nasconde drammi che non vanno sbandierati ma affrontati preservando la dignità degli esseri umani.  Il Sindaco aggiunge che San Martino ha il piú alto numero di codici rossi, i codici tristemente associati alle violenze domestiche. Ma ciò non vuol dire che in questa comunità sono piú che altrove ma che la maggiore e piú efficace attenzione delle Istituzioni ha permesso di individuarli e di agire.

Discutono di risultati già ottenuti a testa bassa e con un obiettivo comune: dimostrare di aver rispettato l’impegno preso.

L’avvocato Antonio Zio pone un tema profondamente politico, di sostanza politica: “Questa Amministrazione ha ricostruito, con umiltà, rispetto ed educazione il valore del legame con le Istituzioni, di ogni ordine e grado. Con il Prefetto, con la Scuola, che abbiamo sempre avuto al nostro fianco”. Tocca un tasto fondamentale per San Martino: “Le Istituzioni, oggi, sono al nostro fianco per la Carrese”. Non piú in un ruolo repressivo e conflittuale ma anzi a garanzia della sicurezza e della bellezza della Corsa dei Carri

Gianluca Di Mascio e Nicola D’Abate parlano con tono serio ma sono simpatici anche quando non vogliono. Il Sindaco gli fa da spalla e il clima si scioglie. Gianluca ringrazia l’ex assessore al Bilancio, Giuseppe Boccardi. Nicola D’Abate, fra le altre cose, ribadisce a Giovanni Di Matteo la sua fiducia e la sua stima, emozionato. Gli amici scherzano, Di Matteo gioca con lui, ma la chiave per leggere San Martino Libera è proprio nella mediazione discreta del sindaco. La sua autorevolezza non sembra mai voler sovrastare la loro libertà. Per Giovanni Di Matteo amministrare il suo paese è una sorta di “gentlemen agreement”, un patto tra gentiluomini stipulato idealmente con i cittadini di San Martino in Pensilis, fondato sulla trasparenza. E sulla serietà!

 

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