Stato di agitazione

Isernia, il Santone in processione senza vigili. L’ex Di Baggio ironizza: “Problemi irrisolti, serve forse un assessore esterno”

Il sindacato Csa convoca l’assemblea in concomitanza con l’orario del corteo, per la prima volta non c’erano né agenti, né il comandante né lo stendardo. Il titolare della delega, defenestrato dal sindaco, non le manda a dire: allo stato attuale non ci sono competenze in grado di risolvere la questione nell’esecutivo Castrataro

Stavolta non sono tornati indietro: se a febbraio la concomitante sfilata del Carnevale delle Maschere zoomorfe ha indotto a revocare la concomitante assemblea, ieri il sindacato Csa che riunisce gli agenti della Polizia Municipale di Isernia non ha ceduto. Del resto, lo stato di agitazione è stato ampiamente annunciato nei giorni scorsi quando il segretario regionale Cibelli ha parlato di questioni rimaste sostanzialmente al palo e dell’inerzia dell’amministrazione comunale nel volerle risolvere e nel trovare la soluzione. Prima fra tutte quelle dell’autonomia del Corpo della Polizia Municipale che, nei fatti, non ha un suo dirigente come invece dovrebbe per legge.

E così per la prima volta la processione per uno dei Patroni di Isernia, Celestino V, domenica pomeriggio si è svolta senza la presenza degli agenti, senza lo stendardo, senza il comandante.
L’assemblea sindacale è stata convocata dal Csa proprio dalle 17 alle 19, nella stessa fascia oraria in cui si è tenuta la tradizionale processione.

Come detto, proprio il segretario regionale Ettore Cibelli ha duramente contestato la sostanziale inoperosità dell’amministrazione comunale che, nonostante i precisi impegni assunti a seguito del tavolo di conciliazione convocato dalla prefetta Tancredi, non ha fatto alcun passo in avanti nella risoluzione della vicenda che ha il suo punto focale nel riconoscimento sia dell’autonomia del Corpo della Polizia municipale con a capo un Comandante funzionario titolare di E.Q. o Dirigente sia dei diritti del comandante, dei marescialli e degli agenti.

 

A seguito della ‘defenestrazione’ dell’ormai ex assessore Domenico Di Baggio la titolarità della delega è passata nelle dirette competenze del sindaco Castrataro che, quando si è trattato di spiegare il motivo di quella decisione (che di fatto ha portato in Giunta il consigliere Umberto Di Giacomo, eletto con Volt e poi fondatore del gruppo consiliare Comunità Attiva) ha detto (testuale): “Ho ringraziato l’assessore e ho ritenuto che la conclusione di quegli obiettivi potessi portarla a termine io, che quell’assessore non poteva avere altre deleghe”.

Ecco, carta canta: evidentemente gli obiettivi che Castrataro pensava di poter raggiungere non sono stati portati a termine se è vero, come è vero, che la Polizia Municipale è in stato di agitazione e la questione non si è affatto risolta nonostante sia ormai in piedi da tre mesi.

Anzi, l’allontanamento dell’ormai ex assessore Domenico Di Baggio sembra avere in qualche modo aggravato i problemi del Corpo della Polizia Municipale.

“Non è un bel segnale che alla processione del Santo Patrono non ci siano stati né il comandante né gli agenti – commenta laconico Domenico Di Baggio -, mi pare di aver capito, dalla posizione del sindacato Csa, che tutti i problemi paventati a febbraio siano ancora sul tavolo, che non ci siano stati passi in avanti. E questo atteggiamento affatto risolutivo delle questioni, purtroppo, è anche un modo per minare alla base tutto il lavoro fatto nei due anni e mezzo nei quali mi sono occupato della Municipale. Ricordo che Isernia non aveva un comandante da un decennio e sono riuscito a fare in modo che questo vulnus venisse sanato. Gli uomini in divisa della polizia municipale sono sì dipendenti comunali come gli altri ma, per le peculiarità dei servizi che svolgono, necessitano di una interlocuzione istituzionale appropriata e adeguata. Allo stato attuale – rimarca ancora Di Baggio – nell’ esecutivo Castrataro non sembrano esserci figure con queste competenze. Per evitare quindi di gettare alle ortiche l’ottimo lavoro avviato da me, come ha detto Castrataro, sono parole sue, suggerirei in amicizia e con la stima che nutro nei confronti del sindaco di affidarsi magari, come ha già fatto per altre tematiche, ad un assessore esterno”.

L’ironia non sembra difettare all’ex assessore Di Baggio che suggerisce al sindaco di individuare un assessore esterno che sappia dirimere le questioni della Polizia Municipale. Insomma, oltre al danno la beffa.

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