Si indaga a venafro

Tentato omicidio in istituto di riabilitazione: paziente psichiatrico accoltella un altro ospite

Un uomo di 46 anni, considerato "collaborativo" fino a ieri pomeriggio, si è procurato un coltello e per ragioni ignote ha cercato di uccidere un altro ospite del primo istituto di riabilitazione per pazienti psichici della regione a Venafro. Sullo sfondo le eterne difficoltà del Carsic che avanza soldi da Asrem e Comuni e paga gli stipendi a singhiozzo al personale sanitario

Un episodio di violenza avvenuto in una struttura sanitaria convenzionata col pubblico “in modo del tutto improvviso e inaspettato”. Un uomo, l’aggressore, definito dagli investigatori “di indole tranquilla e collaborativa”.

E’ accusato di tentato omicidio il 46enne che ieri pomeriggio, 20 ottobre, ha sferrato numerose coltellate ai danni di un altro paziente del Carsic di Venafro ferendolo in maniera importante, ma non letale. I fatti si sono verificati dentro l’istituto di riabilitazione di corso Garibaldi in cui sono ricoverati portatori di handicap fisici, psichici e sensoriali.

L’istituto, il primo del genere in Molise e accreditato con la Regione, è finito più volte al centro della cronaca per le difficili condizioni in cui opera il personale: solo pochi mesi fa al tavolo della Prefettura di Isernia si sono incontrati il sindaco Alfredo Ricci, rappresentanti sindacali e del Cda per ribadire le enormi difficoltà nel poter garantire assistenza agli ospiti a causa dei tagli al budget e del mancato pagamento da parte dell’Asrem di spettanze dovute per mesi e anche anni arretrati. Una situazione che ha avuto ripercussioni importanti sui lavoratori e sui loro stipendi.

E’ in questo contesto che si è verificato il tentato omicidio di ieri pomeriggio dove un uomo affetto da disturbi psichici “che – sempre secondo la ricostruzione dei carabinieri – beneficiava di ricorrenti permessi di libera uscita” ha commesso il fatto. Proprio durante una di queste occasioni l’arrestato si sarebbe procurato il coltello con cui ha colpito più e più volte l’altro paziente anche lui ospite della struttura.

Tempestivo è stato l’intervento del personale sanitario che che è riuscito a immobilizzare il 46enne in attesa che arrivassero i militari della stazione di Venafro “che, per la particolare efferatezza del gesto e la concreta pericolosità del soggetto, lo hanno tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio”. Per fortuna la lama non ha colpito organi vitali anche se la persona offesa ha riportato diverse ferite medicate con svariati punti di sutura. Ora il 46enne si trova nel carcere di Isernia. Data la situazione di disagio dovrebbe essere, però, trasferito altrove.

Adesso i carabinieri stanno cercando di ricostruire con esattezza quella violenza per capire se c’era un movente e anche per accertarsi delle modalità con cui l’uomo si sia procurato l’arma da taglio.   (ad)