Sanità, stampa e politica - il caso

“I giornali parlano male di sanità perchè non hanno da scrivere”: bufera sul commissario ad acta

Le dichiarazioni di Marco Bonamico alla Tgr diventano un caso e si sommano all'invito alla cautela del Governatore Roberti ai giornalisti "perchè sennò diventa difficile trovare un direttore generale Asrem". Il consigliere Massimo Romano attacca: "dichiarazioni deliranti, non provate a mettere il bavaglio sulla sanità".

In una dichiarazione rilasciata oggi 6 settembre alla Tgr Molise il commissario ad acta alla sanità Marco Bonamico ha detto, in sostanza, che se in Molise è così difficile trovare medici è anche colpa dei media che fanno troppa pressione sulla sanità non avendo altro da scrivere. Le esatte parole pronunciate da Bonamico intervistato dalla più autorevole redazione giornalistica molisana, in studio, sono state queste: “La nostra regione è poco attrattiva per i medici perché c’è una pressione molto forte dei media sulla sanità. E’ una regione piccola dove c’è poco da scrivere, tutti cercano sempre di scrivere di sanità. Questo purtroppo è un grandissimo handicap che abbiamo, perché i medici, facciamo i concorsi, ma non si presentano. E’ molto importante lavorare sul piano comunicativo e di immagine. Noi non diamo una bella immagine, purtroppo“.

Ieri invece il Governatore Francesco Roberti ha concluso una videointervista ai microfoni de ‘Il quotidiano del Molise’ con questo appello: “… e soprattutto rivolgo a voi giornalisti e alla stampa, di essere più cauti nel dare giudizi sempre sul discorso della sanità, altrimenti diventa difficile anche trovare un Direttore generale che voglia venire in Molise”. Il riferimento di Roberti è alla mancata nomina di un direttore generale Asrem nel giorno in cui l’ormai ex commissaria alla sanità Evelina Gollo ha lasciato il Molise (“Senza preavviso visto che non aveva nemmeno firmato un contratto”) per prendere servizio in Sardegna. La Giunta ha nominato un nuovo commissario nell’attesa di procedere con la individuazione di un Dg.

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Le dichiarazioni di Roberti e soprattutto di Bonamico hanno fatto rumore negli ambienti giornalistici e politici, scatenando una bufera anche social.

A intervenire in modo incisivo è stato soprattutto il consigliere regionale di minoranza Massimo Romano, che in un post facebook ha parlato di “dichiarazioni deliranti” e tentativo di mettere il bavaglio alla cronaca della sanità molisana, che non è certo esente da criticità e disservizi, come noi – come i colleghi di giornali e tv – raccontiamo puntualmete in ossequio al dovere di fare informazione e portare la popolazione a conoscenza delle problematiche ospedaliere e gestionali relative a un campo così importante come la salute pubblica.

“Nelle ultime 24 ore, dapprima il presidente Roberti, subito dopo il commissario ad acta Bonamico sono intervenuti pubblicamente per lanciare un messaggio alla stampa inequivocabile: ‘silenziare’ le notizie e, in particolare, le critiche sulla sanità in Molise” scrive Massimo Romano, eletto con il movimento da lui fondato Costruire Democrazia. 

“Due dichiarazioni deliranti – prosegue – che costituiscono una gravissima ingerenza di organi politici e tecnici nei confronti della stampa, nonché una manovra maldestra per tentare di confondere le acque e attribuire agli organi di informazione le responsabilità che, invece, sono tutte della gestione politica e commissariale”.

Romano esprime solidarietà ai giornalisti, “ai quali rivolgo l’appello a proseguire nel pubblico servizio di informare, costituzionalmente garantito e tutelato dall’art. 21, senza lasciarsi intimidire” e invita Roberti e Bonamico “a rettificare immediatamente il tiro, perché è inconcepibile attribuire alla stampa la colpa della poca attrattività del nostro sistema sanitario sia da parte dei medici che, addirittura, dai potenziali direttori generali dell’Azienda sanitaria”.

“Voglio augurarmi che si sia trattato di frasi infelici pronunciate in un momento di poca lucidità, perché altrimenti saremmo di fronte ad un inammissibile quanto inquietante “invito al silenzio”, tanto più grave in quanto espressamente riferito ad un argomento, quale il diritto alla salute, che riguarda tutti i cittadini e oggi in Molise costituisce la prima, vera emergenza che richiede di essere affrontata con scelte chiare e immediate (ad oggi latitanti), lasciando da parte imbarazzanti tentativi di imbavagliare il dissenso”.

Anche l’ex caporedattore di Tgr Molise Filippo Massari, ora in pensione, è intervenuto sulla vicenda con un post sulla sua pagina Fb. “Se nel Molise mancano i medici e la sanità non funziona è colpa dei giornalisti. Ieri l’invito del presidente della regione Roberti ad “essere cauti”. Oggi il commissario Marco Bonomico, ospite in diretta del Tgr Rai, accusa la “pressione mediatica” che ingigantisce il problema. Visto che nel Molise ”c’è poco da scrivere”(sic) si infierisce sulla sanità: questa la tesi sostenuta. Continueranno a sopportare queste assurdità i colleghi che ogni giorno denunciano carenze e disservizi? Continueranno a tacere Assostampa e Ordine dei giornalisti?”

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