Dopo oltre 12 ore di lavoro non è ancora completamente spento il vasto incendio che da ieri sera ha mandato in fumo circa 16 ettari del Monte Santa Croce a Venafro. I vigili del fuoco che da ieri sera hanno operato con ben sei squadre in collaborazione con la Protezione Civile, sono riusciti a isolare e bonificare una parte del rogo mentre un altro versante brucia ancora nella mattinata odierna.
Dall’alba le squadre da terra sono coadiuvate da un elicottero arrivato da Pescara e da due canadair da Ciampino. In particolare i mezzi aerei sono fondamentali per spegnere le fiamme in alta montagna.
Ieri sera si è temuto il peggio, tanto che le fiamme hanno lambito le case e persino Castello Pandone, mentre al momento non è stato interessato il Parco dell’olivo.
Il fuoco si è sviluppato da un’area di sterpaglie sul monte Santa Croce che domina la città di Venafro da subito è nata quindi l’ipotesi che ci possa essere la mano dell’uomo dietro questo devastante incendio. Duro era stato già ieri il commento rilasciato su Facebook dal sindaco di Conca Casale Riccardo Prete, allarmato perché le fiamme si stavano dirigendo proprio verso il territorio da lui amministrato.
“L’auspicio è che il criminale che ha appiccato l’incendio possa essere individuato al più presto. L’invito finale è al legislatore affinché inasprisca le contromisure da mettere in campo in queste occasioni (perché è noto il perché di quanto accaduto e di cosa accadrà nei prossimi mesi e anni)”.