La sentenza

Scarabeo reintegrato in extremis in Consiglio regionale. La difesa: “Micone sarà denunciato”

La Corte d’Appello di Campobasso (con sentenza n.134 del 2023) pubblicata oggi – giovedì 20 aprile – ha accertato il diritto di Massimiliano Scarabeo a ricoprire la carica di Consigliere Regionale a far data dall’accettazione della carica di assessore da parte di Nicola Cavaliere, ossia dal 03 maggio 2020 con la conseguenza che lo stesso non poteva essere estromesso dal Consiglio Regionale del Molise. Lo scrive in una nota lo studio legale Iacovino.

Stando a quanto sostenuto dagli avvocati la Corte d’Appello –  uniformandosi ai principi espressi dalla Corte di Cassazione (che aveva già deciso per Di Sandro e Tedeschi)  – ha evidenziato che “la questione verte su un diverso profilo, ossia sulla possibile efficacia dei mutamenti normativi in materia di incompatibilità, con riguardo alle legislature già in corso ed, in particolare, sull’efficacia del disposto della L.R. Molise del n. 1 del 2020, art. 11 con riguardo alle elezioni regionali svoltesi in Molise nel mese di aprile 2018. Deve ritenersi che tale disposizione disciplini solo per l’avvenire, con riguardo alle future tornate elettorali”.

E ancora: la Corte di Appello ha riconosciuto anche la legittimazione passiva della Regione Molise condannandola insieme al consigliere Nicola Cavaliere al pagamento delle spese legali del doppio grado di giudizio. Sul presupposto che gli stessi “hanno continuato a resistere anche dopo le pronunce della Cassazione”. 

Il riferimento è alla diffida inoltrata da Scarabeo al presidente del Consiglio regionale Salvatore Micone, che ha reintegrato solo Di Sandro (Tedeschi no perchp Niro si è dimesso da assessore) sulla base del provvedimento della Corte Suprema.

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Soddisfazione di Massimiliano Scarabeo che ha ringraziato i suoi avvocati Vincenzo Iacovino, Antonella De Benedictis e Vincenzo Fiorini che lo hanno assistito nel corso dei diversi gradi di giudizio.

Scarabeo chiederà immediatamente di essere reintegrato quale Consigliere Regionale in esecuzione della sentenza della Corte di Appello oltre ad attivarsi per richiedere tutti i cospicui danni subiti sia di carattere patrimoniale che di carattere morale e di perdita di chances.

“Non va trascurato – si legge nella nota dello studio legale – , che il Presidente del Consiglio Regionale del Molise nemmeno dopo le pronunce della Suprema Corte di Cassazione, che accertavano il diritto al reintegro dei consiglieri estromessi Antonio Tedeschi e Filoteo Di Sandro e dopo una formale diffida dello stesso Scarabeo per procedere al reintegro dello stesso nelle proprie funzioni, riteneva non sussistenti i presupposti giuridici per procedere in tal senso. La questione sarà portata all’attenzione della procura della repubblica e della corte dei conti senza escludere azioni di responsabilità personali”.

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