La 'rivolta' contro il ddl calderoli

Autonomia differenziata, “colpo di grazia per comuni montani”: sindaco di Capracotta suona la sveglia

Candido Paglione rompe il silenzio e cerca di scuotere i suoi colleghi, finora silenti di fronte al disegno di legge proposto dal ministro leghista Calderoli: "Il progetto di autonomia differenziata va combattuto strenuamente e senza cedimenti. È in gioco l’unità nazionale e la sopravvivenza di buona parte dell’Italia stessa".

Il sindaco di Capracotta Candido Paglione irrompe sul dibattito politico scatenato a livello nazionale dall’approvazione in Consiglio dei Ministri del disegno di legge sull’autonomia differenziata. Il primo cittadino del Comune altomolisano suona la sveglia e alza la voce nel clima quasi di torpore che ha avvolto la nostra regione: la sua e quella del capogruppo Pd in Consiglio regionale sono le uniche voci critiche sul provvedimento che invece, nel resto d’Italia, sta provocando proteste e preoccupa gli amministratori del Mezzogiorno. L’associazione dei Sindaci del Sud ha scritto ad esempio al ministro Raffaele Fitto (di origini pugliesi) per denunciare “l’avvio del processo di decomposizione dell’Italia con l’approvazione della bozza Calderoli”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Candido Paglione che invita alla ‘ribellione’ i colleghi: “Fidarsi di Calderoli? E come si fa a fidarsi di uno che partorisce un obbrobrio di legge elettorale che lui stesso definisce una porcata? No, all’autonomia (o regionalismo) differenziata va fatta opposizione dura perché sarebbe una sciagura per l’Italia e, per i nostri territori, un vero e proprio colpo di grazia”. 

Il primo cittadino altomolisano invita poi a riflettere sulla lezione che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha “impartito” in occasione del discorso di fine anno: “Le parole che Mattarella ha pronunciato a fine 2022 contengono importanti affermazioni che trattano anche il tema a noi caro: accanto ai valori positivi (scienza, fiducia, responsabilità, sanità, unità, bisogni, Costituzione, Repubblica, diritti, eguaglianza) ci sono i valori negativi che li contraddicono, cioè differenze, ingiustizie, diritti negati. Dunque le risorse preziose per una comunità rischiano di essere messe in discussione e addirittura negate da altre risorse di segno negativo”.

L’impatto della riforma si farà sentire soprattutto sulla sanità: l’autonomia differenziata sarà il ‘requiem’ per l’assistenza ai cittadini molisani. Per questo il sindaco di Capracotta invita i suoi colleghi a ‘ribellarsi’ come hanno fatto i colleghi di altre regioni.

“Il servizio sanitario nazionale, per esempio, è il simbolo più alto di quella unità nazionale, di quel diritto all’uguaglianza sancito dalla Costituzione che, almeno in principio, annulla tutte le differenze per garantire un’assistenza universale”, insiste Paglione. “Come si fa, dunque, a pensare che un meccanismo che rafforza alcune aree del paese a scapito di altre possa funzionare bene per tutti, possa garantire quell’uguaglianza – non solo nel settore sanitario, ovviamente – che è principio cardine della nostra carta costituzionale?

Insomma – sostiene Paglione – non c’è da fidarsi. Non ci si può definire patrioti e minare l’unità della nazione in modo cosi subdolo. Per questo – conclude – il progetto di autonomia differenziata va combattuto strenuamente e senza cedimenti. È in gioco l’unità nazionale e la sopravvivenza di buona parte dell’Italia stessa”.

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