Il video choc

Italo Di Sabato: “La prepotenza e la violenza di un agente sono un danno per tutta la Polizia”

Il coordinatore dell’Osservatorio sulla Repressione commenta la vicenda documentata dal video diventato virale che mostra due poliziotti tra cui un molisano arrestare faccia a terra un pescivendolo. “Il taser – aggiunge Di Sabato – non può essere usato in questo modo”.

Si dice “sconcertato” per “la violenza che il video mostra” Italo Di Sabato, il coordinatore di Osservatorio per la Repressione, associazione antifascista, antirazzista e antisessista che ha pubblicato non unico) il video dell’arresto davanti la pescheria di Vasto su suoi canali. L’Osservatorio – che coordina studi, ricerche, dibattiti e seminari sui temi della repressione, della legislazione speciale, della situazione carceraria – è impegnato anche nell’archiviazione dei dati inerenti l’utilizzo talvolta esagerato del taser, la pistola a impulsi elettrici “che in 15 anni, tra Usa e Canada, ha ammazzato oltre mille persone, il 90% delle quali era disarmata. Un’arma che- ricorda Di Sabato – è stata catalogata dall’Onu tra quelle ‘di tortura’”.

“Questa brutta vicenda mette in evidenza prima di tutto il problema della formazione degli agenti carente nell’educazione preventiva per quanto riguarda la gestione dell’ordine pubblico” spiega Di Sabato “E un secondo luogo restituisce una pessima immagine degli uomini in divisa per la facilità del ricorso immediato alla violenza piuttosto che per l’uso del dialogo. Gli atteggiamenti arroganti da parte di un agente di polizia non aiutano il vivere civile, al contrario inaspriscono gli animi in una situazione che già di per sé è difficile, che evidenzia un disagio sociale dopo la pandemia, la guerra, in piena crisi”.

“Sicuramente – aggiunge Di sabato – questo modo di fare fa sentire le persone ancora più sole e facili bersagli di soprusi in una fase storica in cui la retorica della sicurezza la fa da padrona”. Il caso ha fatto tanto più scalpore quanto meno è frequente in piccole comunità come le nostre, dove è difficile imbattersi in queste situazioni “Anche perché ci si conosce tutti e noi stessi abbiamo sempre avuto un rapporto estremamente civile, improntato al dialogo con le forze dell’ordine. Non si è mai creato un fronte di rottura, mentre un caso del genere non mette in buona luce i tutori dell’ordine ed esprime concretamente il contrario di quanto le parole e sicurezza e legalità facciano pensare”.

Sono tante le domande sottintese rispetto all’accaduto. E se la donna che è stata sfiorata dalla scarica elettrica avesse avuto problemi cardiaci? Se per qualsiasi ragione gli impulsi le avessero cagionato un danno fisico? “Legittimare l’uso di quest’arma, perché di arma si tratta, anche quando non occorre, configura un abuso e un sopruso e se non ci sono azioni conseguenti da parte degli organi preposti, a partire dalla Questura – conclude il coordinatore dell’Osservatorio sulla Repressione – vuol dire che casi come quello di Cucchi e Aldrovandi non ci hanno insegnato nulla”.

 

Poliziotto molisano aziona il taser e ammanetta faccia a terra un pescivendolo. Il video fa il giro dei social

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