All'ospedale cardarelli

Legionella, tre persone ricoverate: sono tutte di Campobasso

In poche settimane tre pazienti hanno avuto bisogno di cure ospedaliere per il batterio che si annida in acqua stagnante e nei condizionatori d'aria. Sono tutte residenti nel capoluogo di regione ed è stata avviata una indagine epidemiologica, come da prassi in casi simili.

Ha 73 anni l’uomo ricoverato oggi (26 ottobre) nel reparto di Medicina Interna per un’infezione da legionella. In serata è arrivata la conferma della positività al batterio da parte del laboratorio analisi dello stesso ospedale del capoluogo. E’ il terzo caso che si registra in altrettante settimane a Campobasso, la città in cui vive anche il paziente che è dovuto ricorre alle cure del personale del presidio sanitario di Tappino per i sintomi dell’infezione.

Al tempo stesso è stata avviata un’indagine epidemiologica per individuare la causa del contagio.

La legionella è causata da un batterio che provoca la polmonite, anche in forma molto grave. Il periodo peggiore per questa malattia è tra fine estate e inizio autunno. Il batterio può vivere nei ristagni d’acqua, nei condizionatori d’aria, negli impianti dell’acqua delle case e degli impianti sportivi. Sono previsti per legge dei sistemi di disinfezione contro la legionella, ma a volte non sono sufficienti. La polmonite da legionella può colpire estesamente il polmone in maniera grave. Il primo paziente molisano con legionella venne ad esempio ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva del Cardarelli: l’uomo, un sessantenne, aveva patologie pregresse.