Il confronto con legambiente

Transizione energetica, candidati alla prova. Gli imprenditori: “Troppe leggi, mancano le professionalità”

Centrodestra assente al confronto promosso da Legambiente su 'La transizione ecologica che serve al Molise'. Ci sono invece gli imprenditori e gli addetti del settore che lamentano progetti bloccati per anni e una macchina amministrativa inadeguata. Un punto su cui concorda Donato D'Ambrosio (Italia Viva) che punzecchia gli avversari: "Annaelsa Tartaglione sa cos'è un rigassificatore?". Rossano Pazzagli (Unione popolare) rilancia: "Sull'ambiente dobbiamo uscire dalle logiche dell'emergenza".

Semplificazione, incremento delle professionalità negli uffici regionali, burocrazia lenta. E poi: penalizzare le aziende più inquinanti, a partire di quelle che hanno fatto extraprofitti, incentivare le imprese che praticano l’innovazione produttiva, combattere la povertà energetica, stop al nucleare (chiudendo i depositi di rifiuti radioattivi che sono pericolosi presenti nel nostro Paese). Sono alcune delle questioni messe sul tavolo da Legambiente che ha raccolto in un documento 100 proposte che “consentiranno di produrre 470mila nuovi posti di lavoro, secondo i calcoli dell’associazione confindustriale Elettricità Futura”.

‘La transizione ecologica che serve al Molise’ è il tema su cui l’associazione ‘chiama’ i candidati alle Politiche organizzando un confronto in un momento complicato e drammatico, legato anche alle conseguenze della guerra in Ucraina: il caro energia e il caro bollette, il possibile ritorno al nucleare (proposto da alcune forze politiche) e a pochi giorni dal drammatico alluvione delle Marche che ha provocato morti e migliaia di sfollati.

All’incontro (tenutosi ieri 19 settembre a Campobasso) partecipano Donato D’Ambrosio (Italia Viva), Riccardo Di Palma (M5S), Rossano Pazzagli (Unione Popolare), Alessandra Salvatore (Pd) e William Ciarallo (Noi di Centro con Mastella). Questi ultimi due vanno via prima di poter intervenire, addirittura assenti i candidati del centrodestra. 

Prima degli aspiranti parlamentari spazio agli imprenditori che sottolineano carenze e problemi di una regione arretrata anche dal punto di vista energetico, nella quale gli addetti del settore fanno fatica a crescere e anche a rispondere ai vari bandi. “Si stanno facendo tanti passi in avanti a livello nazionale, ma livello regionale no: i progetti vengono bloccati per anni“, sottolinea Gianfranco Gagliardi (ceo silver Ridge Power Italia – Gruppo Amaranto). Non è un problema legato solo alla burocrazia. “Chi rappresenterà il Molise in Parlamento dovrà dare una mano a rafforzare la macchina amministrativa, oltre che a semplificare”, spiega Luca di Domenico (azienda Res). “Nel nostro Paese ci sono troppe leggi: c’è una ipertrofia legislativa che rende difficile il lavoro delle imprese”, dice ancora. Mentre sul Molise è tranchant: “è una grossa bugia sostenere che la nostra regione è autosufficiente dal punto di vista energetico”.

Nella Rescigno (cooperativa Just Mo) amplia la panoramica del dibattito: “Bisogna guardare ai nostri borghi non come un palcoscenico, ma come luoghi in cui vivono le comunità. Ed è necessario superare il digital divide: per superare lo spopolamento bisogna puntare su chi vuole vivere in Molise e può lavorare a distanza, in aziende che sono fuori regione”.

Poi i candidati, chiamati in ordine alfabetico. Devono rispondere a una domanda: qual è la direzione che deve prendere la transizione energetica. Donato D’Ambrosio, candidato con Italia Viva ed ex sindaco di Santa Croce di Magliano, racconta la sua esperienza amministrativa “in un paese che ha una discarica altamente inquinante e di cui nessuno parla. Quando siamo andati in Regione per affrontare il problema, non sapevano nemmeno di cosa stessimo parlando. E quindi il problema non è solo legato alla lentezza della burocrazia, ma anche una questione di competenze del management che opera negli uffici regionali”. Auspica “una cultura ambientale” e un approccio diverso dai suoi avversari politici. “L’onorevole di Forza Italia Annaelsa Tartaglione sa cos’è un rigassificatore? I molisani purtroppo preferiranno votare chi balla l’hully gully come Claudio Lotito, non chi pone problemi e soluzioni serie. Prima della prossima campagna elettorale, dovremmo andare a a scuola di ballo”, conclude con una battuta.

Il professore dell’Università del Molise Rossano Pazzagli (candidato con Unione Popolare) condivide diversi aspetti del documento di Legambiente. Giustizia sociale e ambientale è anche uno dei temi del programma della lista fondata da Luigi de Magistris. “A nostro avviso – spiega – tutte le politiche devono essere improntate alla sostenibilità ambientale. Sulla questione energetica pensiamo che sia necessaria una forte presenza pubblica per evitare che si facciano profitti su energia. Inoltre, in questo Paese abbiamo bisogno di una legge urbanistica (non possiamo andare avanti con quella del 1942) e in particolare in Molise abbiamo bisogno di una legge sul territorio. Sull’ambiente – conclude – dobbiamo uscire dalle logiche dell’emergenza”.

La comunità energetiche sono considerate delle opportunità per il Molise sia da Riccardo Di Palma (M5S) che da Leo Terzano, che interviene con un videomessaggio.