Politiche 25 settembre

Unione Popolare punta sulla società civile: in corsa giornalista curdo e prof esperto di aree interne

La 'squadra' di Luigi De Magistris corre anche in Molise: superati i controlli dell'ufficio elettorale della Corte d'Appello. Oltre all'esule Hikmed Haslan e al professore Rossano Pazzagli, Unione Popolare ha schierato come capolista alla Camera Nicoletta Radatta, impegnata nella promozione dei diritti umani e della giustizia sociale. Il partito ringrazia i cittadini: "Abbiamo raggiunto un primo risultato fondamentale: raccolte più di mille firme sulle 750 necessarie"

Probabilmente è una delle poche formazioni politiche che, in Molise, ha scelto candidati provenienti esclusivamente dalla società civile. Rossano Pazzagli in corsa per il Senato, Nicoletta Radatta e Hikmet Aslan per la Camera dei Deputati: questi i nomi di Unione Popolare, lo schieramento guidato dall’ex pm ed ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Particolare la storia di Aslan, 50 anni, giornalista curdo arrestato, recluso nei primi anni Novanta nelle carceri iraniane e turche dove viene torturato. Dopo un processo di tre anni e mezzo, ottiene di nuovo la libertà. Ma nel 1999 decide di fuggire dal suo Paese per scappare alla persecuzione del servizio di sicurezza nazionale turco che vuole costringerlo a diventare un informatore. Dopo un drammatico viaggio in mare di sette giorni in condizioni disumane, senza né acqua né cibo, assieme alla moglie sbarca in Calabria. Pochi mesi dopo arriva in Germania. Qui Hikmet è tutelato dallo status di rifugiato politico, ha un tetto garantito e 800 marchi al mese per le spese ma decide comunque di tornare in Italia. Nel 2002, grazie ad un amico, con la moglie Mensure si trasferisce a Ripalimosani, come Primonumero ha raccontato in questa intervista.

La fuga, l’arresto, il carcere: l’odissea del curdo Hikmet dalla terra che non c’è al Molise

Nel piccolo paese alle porte di Campobasso si inizia ad integrare lavorando come muratore e poi come mobiliere. Nel 2008 Aslan ottiene la cittadinanza italiana e comincia a lavorare per la televisione satellitare Media Haber, emittente in lingua curda, con sede legale a Campobasso e operativa a Bruxelles. L’emittente è nata per dare voce alla diaspora degli oltre 5 milioni di curdi sparsi tra l’Europa e il Medio Oriente.

Hikmet Aslan è da tempo impegnato in progetti che coniugano lavoro e politiche di tolleranza, ma anche in iniziative a sostegno della causa del popolo curdo. E’ tornato più volte nel Kurdistan iracheno per svolgere missioni di cooperazione e reportage giornalistici. Attualmente sta collaborando alla costruzione di un ospedale nel campo profughi di Mahmur.

Un altro esponente di ‘peso’ della società civile candidato nella lista Unione Popolare è il professore dell’Università del Molise Rossano Pazzagli. 63 anni e storico, all’Ateneo molisano insegna Storia moderna. Direttore della Scuola di Paesaggio presso l’Istituto Alcide Cervi e vicepresidente della Società dei territorialisti, Pazzagli da quasi vent’anni lavora in Molise dove ha promosso studi e ricerche sull’agricoltura, sul turismo e sulle identità territoriali. E’ considerato uno dei massimi esperti di sviluppo locale, con particolare attenzione alle aree interne, alle campagne, ai paesi, alla terra, al paesaggio e all’ambiente.

Il professore, candidato per la prima volta al Senato, ha anche un passato da amministratore: è stato per dieci anni sindaco indipendente di Suvereto, in provincia di Livorno e uno dei borghi più belli d’Italia. E’ stato anche presidente del Circondario della Val di Cornia e membro del Consiglio delle autonomie locali della Toscana. Autore di numerose pubblicazioni, instancabile organizzatore culturale, fa parte della direzione delle riviste “Ricerche storiche” e “Glocale” e della rete Officina dei Saperi. “L’apertura culturale e la sensibilità umana, lo sguardo attento e amorevole verso le classi più fragili e i luoghi ingiustamente marginalizzati dal prosecco di sviluppo capitalistico – spiegano da Unione Popolare – ne fanno un esempio di intellettuale impegnato nella pratica per un reale cambiamento della realtà economica e sociale del nostro tempo”.

Capolista alla Camera di Unione Popolare è Nicoletta Radatta, 42 anni, laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Dalla sua parte una lunga esperienza al servizio dei più deboli. Dopo la laurea, è partita per la Colombia dove ha lavorato con ONG e organizzazioni locali impegnate nella promozione dei diritti umani e della giustizia sociale. In Spagna si è dedicata prima all’inserimento lavorativo delle persone extracomunitarie e poi alla divulgazione dell’impatto che il sistema alimentare ha sulla salute delle persone e del pianeta.

A livello internazionale, oltre a fare ricerca e informare su come la filiera agroalimentare sia strettamente legata a migrazioni e cambiamenti climatici, partecipa come relatrice al progetto europeo Our Food Our Future per spiegare le questioni sociali, economiche e ambientali connesse al mondo del cibo.

In Molise è tornata per portare avanti il progetto ‘La rivoluzione a tavola’, svolgere attività didattiche e formative per stimolare l’adozione di scelte alimentari basate sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. “Da sempre impegnata a livello politico e sociale, vede nelle produzioni enogastronomiche e nelle mense il motore economico e culturale in grado di far ripartire l’agricoltura e l’economia locale soprattutto nei piccoli paesi molisani”, dicono di lei dal partito.

Ieri (23 agosto) Unione Popolare ha superato anche il vaglio delle verifiche in Corte d’Appello: sarà regolarmente in corsa pur avendo dovuto raccogliere le sottoscrizioni necessarie alla presentazione della lista. “Ne sono state raccolte più di 1000 firme a fronte delle 750 necessarie. Un risultato affatto scontato, ottenuto in condizioni particolarmente sfavorevoli, in pieno periodo di vacanza, con pochissimo tempo a disposizione”, commentano con soddisfazione. “Una tale impresa non sarebbe stata possibile senza l’impegno generoso dei nostri attivisti sparsi su tutto il territorio regionale. È un elemento, quello dell’impegno volontario e militante, che va sottolineato come fenomeno in netta controtendenza rispetto allo spettacolo osceno offerto dai partiti che si candidano a governare il Paese per i prossimi 5 anni.

Da una parte i comitati d’affari al cui interno infuriano le lotte tra personaggi ambiziosi quanto mediocri per spartirsi le poltrone, dall’altra uomini e donne – tanti giovanissimi – che vogliono dar vita ad una società in cui ognuno abbia e faccia la sua parte, dove nessuno si senta escluso”.