La salma di Nicola Stante, morto lunedì scorso all’Ospedale Riuniti di Foggia dopo circa due settimane di coma, rientrerà oggi a Montenero di Bisaccia e domani, 16 luglio, alle 10 verranno celebrati i funerali al Santuario della Madonna di Bisaccia. Come annunciato, il Comune di Montenero ha proclamato il lutto cittadino.
Per l’adolescente, morto a seguito di folgorazione in circostanze ancora da accertare, verrà allestita – dalle 16 di oggi (e fino alle 20) e nella prima mattinata di domani, prima del rito funebre – la camera ardente così che la cittadinanza, profondamente colpita da questo inspiegabile e doloroso lutto, possa dare il suo saluto al giovanissimo ragazzo. La Sala del Commiato è in via Madonna di Bisaccia n. 14.
Così dall’amministrazione comunale, che ha provveduto con apposita ordinanza a proclamare la giornata di lutto. “Il sindaco Simona Contucci e l’Amministrazione comunale esprimono il più sincero e profondo sentimento di cordoglio nei confronti della famiglia Stante, per la perdita del caro Nicola.
Interpretando e condividendo il senso di vicinanza e di dolore dell’intera comunità montenerese nei confronti della famiglia Stante, il sindaco, in accordo con la famiglia, ha disposto oggi con apposita Ordinanza il lutto cittadino per sabato 16 luglio, in concomitanza con le esequie del giovane Nicola.
Per l’occasione le bandiere dell’edificio comunale saranno listate a lutto ed è stata disposta inoltre la sospensione di tutte le manifestazioni eventualmente in programma in concomitanza con la cerimonia funebre; sono sospese inoltre le attività ludiche e ricreative e tutti i comportamenti e le iniziative che contrastino con il carattere luttuoso della cerimonia; si invitano infine le attività commerciali e i pubblici esercizi ad abbassare le serrande in concomitanza con il funerale, pur senza obbligo di sospensione dell’attività stessa”.
Ieri a Foggia si è svolta l’autopsia sul corpo di Nicola, rimasto folgorato dopo essersi appoggiato ad un lampione della pubblica illuminazione nel parchetto Don Nino, in una sera che doveva essere di festa ma che si è tramutata in tragedia.
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