Il punto sulle indagini

Nicole non si è allontanata da sola, l’ipotesi trova conferme. Si indaga su dinamiche familiari

La bambina scomparsa tra la sera del 2 aprile e la mattina del 3 aprile, per la quale sono state messe in campo imponenti ricerche, non si sarebbe allontanata da sola nel bosco e non avrebbe dormito all'aperto. Emerge dal riscontro di diversi elementi. Intanto si acquisiscono tabulati e relazioni tecniche, mentre si ascoltano i testimoni.

Sono trascorse quasi due settimane dalla scomparsa e dal ritrovamento della piccola Nicole. Un caso che ha tenuto in apprensione tutta Italia fino a mezzogiorno del 3 aprile, quando la piccola, 5 anni e mezzo, è stata ritrovata durante una perlustrazione aerea. Una storia a lieto fine, con un epilogo salutato da un applauso scrosciante e il sollievo per le condizioni di sostanziale incolumità della piccola dopo 13 ore trascorse al gelo, all’addiaccio. Ma Nicole non ha mai passato una notte da sola nei boschi: quella che era un’ipotesi è diventata di fatto una certezza col riscontro di diversi elementi sui quali gli investigatori della compagnia dell’Arma di Bojano e del Nucleo Investigativo di Campobasso sono al lavoro da giorni, in maniera incessante.

 

Con il passare del tempo gli interrogativi si sono moltiplicati, trasformando il caso in un giallo dai contorni ancora sfumati. Ma la svolta sarebbe vicina. Una svolta che parte proprio da quello che al momento sembra un dato acquisito: la bambina non si sarebbe allontanata da sola dalla casa in contrada Fonte San Pietro, ad alcuni chilometri di distanza dal centro di Limosano, e non si sarebbe diretta verso il luogo del ritrovamento, affrontando tenebre fittissime e impenetrabili in una notte priva di luna e in aperta campagna. E’ stata ritrovata infatti in un dirupo pieno di rovi ma non può aver trascorso la notte lì, come sta emergendo dal riscontro di elementi importanti, tra i quali le perizie sugli indumenti sequestrati nella immediatezza dell’accaduto, subito dopo il trasferimento in ospedale dove Nicole è stata sottoposta a esami medici che hanno confermato le sue buone condizioni di salute.

In questa immagine, al vaglio degli investigatori come tutte le mappe della zona, si vedono con chiarezza le due strade che portano – dall’abitazione della famiglia – al luogo del ritrovamento. Luogo raggiungibile con un fuoristrada, un mezzo che in molti, residenti in quella zona caratterizzata da sterrati e strade impervie, possiedono. Ed è anche su questo che si sta lavorando, come pure sui possibili percorsi che la mattina di domenica sarebbero stati compiuti dal presunto responsabile per portare la bambina in quel dirupo e “adagiarla” quasi sul tappeto di rovi. La piccola è stata ritrovata in piedi proprio lì in mezzo dai soccorritori.

 

In queste ore si incrociano i dati, si continua ad analizzare il contesto e si passano al vaglio i racconti delle persone, oltre ai filmati delle telecamere di sorveglianza, almeno quelli disponibili. I carabinieri hanno ascoltato oltre 20 persone tra parenti, amici e conoscenti della coppia attorno alla quale ruota l’indagine. Una indagine che sembra trovare una spiegazione nelle dinamiche familiari: sono stati chiesti i tabulati telefonici delle utenze di madre, padre e di altri contatti stretti della famiglia, mentre si resta in attesa della relazione sui droni molecolari che hanno girato quasi 13 ore di immagini dalla notte al mattino successivo.

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I carabinieri sono al lavoro anche sul movente, mentre resta in piedi l’ipotesi di sequestro di minore. Ma per il momento è una delle piste investigative, non l’unica, e non è collegata ad alcun nome. L’unica persona che resta indagata, con l’ipotesi di reato di abbandono di minore, è la madre, che quella sera si sarebbe assentata per un periodo di tempo proprio in concomitanza con la scomparsa di Nicole.

La bambina è uscita da sola scavalcando la finestra al piano terra e poi è stata presa da qualcuno? Oppure qualcuno si è introdotto nell’abitazione, la cui porta era chiusa, ha preso Nicole che dormiva? Per portarla dove? Sono ancora domande aperte, ma al momento sono domande che hanno acquistato concretezza, mentre il punto di svolta sembra più vicino.

La famiglia è tornata nell’abitazione di Sant’Angelo Limosano dalla quale non esce praticamente mai. Il padre di Nicole, secondo quanto ha raccontato ai microfoni di alcune tv il nonno materno della piccola, non esce nemmeno per andare a lavorare.

I residenti dei due paesi attorno, che continuano a seguire la vicenda e interrogarsi su quanto accaduto, sono divisi su molte cose ma su un punto sono d’accordo tutti, con pochissime eccezioni: Nicole non può essersi allontanata da sola quella notte.  (Mv e Cn)