É stato affisso lungo la cancellata dell’Arsarp di via Vico, a pochi passi dal luogo dell’omicidio, uno striscione per chiedere giustizia per Cristiano Micatrotta.
“Giustizia per Cristian” il messaggio firmato da coloro – tanti – che erano particolarmente legati al giovane geometra di Campobasso. Persona sempre solare, gioiosa, sorridente, e con la passione per il calcio che amava tanto dagli spalti (seguiva i rossoblù) quanto in campo dove giocava tra i pali del Limosano.
E infatti oltre allo striscione che lancia un messaggio, sì sintetico ma efficiente ed efficace, ci sono anche le sciarpe dei compagni di curva. Quelle con i colori della squadra della città che sono lì a rammentare quanto tifoso fosse Cristian. Quanto amasse Campobasso e quel pallone che ha portato i rossoblù in serie C.
Cristiano Micatrotta è stato ucciso con il fendente di un coltello la notte tra il 24 e il 25 dicembre. Intervenuto per difendere l’amico che era stato colpito dallo stesso coltello ad un braccio, è stato raggiunto da un colpo mortale al collo che gli ha reciso la carotide. In carcere per omicidio volontario è finito Giovanni De Vivo, che quella sera doveva incontrare l’amico di Cristian. Le indagini sul delitto sono ancora in corso e sono appena entrate nel pieno della fase scientifica con gli esami dei Ris sui reperti prelevati la notte dell’omicidio.