All'oddo a termoli

‘Tempi moderni’ riparte e conquista il pubblico. “C’è voglia di tornare al cinema”

Ottima presenza di spettatori per la prima serata della nona edizione della rassegna cinematografica all'Oddo. "Speriamo che questi due anni di astinenza abbiano aumentato la voglia di vedere film in sala

Riparte “Tempi moderni” ed è buona la prima. Ieri sera è partita al Cinema Oddo di Termoli la nona edizione della rassegna cinematografica “Tempi moderni” curata da un gruppo di ragazzi termolesi accumunati dall’amore per il cinema.

La fortunata rassegna riparte dopo uno stop di due anni dovuto all’emergenza mondiale causata dal Covid. La prima serata si è rivelata un successo. È stato proiettato il film ‘Qui rido io’ di Mario Martone, dedicato alla figura di Eduardo Scarpetta, padre dei fratelli De Filippo, tre autentiche icone del teatro italiano del ‘900.

Gli spettatori presenti sono stati 36 nella prima proiezione, 55 nella seconda e 49 nella terza. Numeri importanti che non possono che lasciare un profondo senso di gratitudine agli organizzatori. Abbiamo incontrato alcuni di loro per chiedere impressioni e future aspettative.

Parlateci di come nasce “Tempi moderni”.

“La rassegna nasce nel 2016. Essendoci due edizioni all’anno siamo giunti alla nona edizione. È nata da un gruppo di ragazzi accomunati dalla passione per questa forma di arte tanto nobile quanto popolare come il cinema. Non siamo una associazione culturale, vorremmo diventarlo, per il momento siamo dei semplici amanti del bel cinema benché molti di noi abbiano gusti diversi fra loro”.

Il covid, la pandemia e tutte le restrizioni potranno aver attenuato la voglia di andare al cinema?

“Questa è una grossa scommessa. Il covid ha lasciato strascichi gravosi. Noi speriamo che questi due anni di astinenza abbiano aumentato la voglia di vedere film in sala”.

Perché questa prima tranche è stata chiamata Pillole di tempi moderni?

“Perché ci saranno solo 3 serate. Purtroppo abbiamo dovuto attendere nuove dritte dal Ministero della Sanità per sapere come organizzarci. Poi è una specie di esperimento, ma lo è in grande stile perché abbiamo scelto 3 grandi film”.

La gente ha effettivamente voglia di andare al cinema?

“Secondo noi sì. Forse c’è paura e lecita prudenza, ma il cinema non è morto e noi siamo fiduciosi che le sale possano tornare a riempirsi”.

Parlateci della programmazione.

“Ieri sera abbiamo proiettato il sopra citato ‘Qui rido io’. Giovedì prossimo un grandissimo classico completamente restaurato dalla biblioteca di Bologna: si tratta di “The elephant man”, film del 1980 diretto da David Linch in versione originale con i sottotitoli. Concluderemo con un film italiano controverso, coraggioso e ahimè ignorato e cioè ‘Non odiare’”.

In bocca al lupo ai ragazzi autori di questa rassegna. La prima serata si è rivelata un successo, i buoni propositi ci sono tutti, il cinema è ancora troppo giovane per morire.

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