Strascico giudiziario

Piattaforme in mare, avviso di garanzia alla Giunta di Petacciato per la parcella dell’avvocato. Il sindaco: “Compenso già rivisto”

La Procura di Larino indaga dopo un esposto del M5S in relazione al compenso pattuito per il legale che ha seguito il contenzioso con Edison ed Eni. Roberto Di Pardo: "Confidiamo nell'archiviazione, fiducia nella magistratura"

La Giunta comunale di Petacciato ha ricevuto un avviso di garanzia in relazione alla parcella stabilita per l’avvocato Stefano Labbate, il legale che ha seguito il contenzioso fra il Comune e le società Eni ed Edison per il pagamento di Imu e Tasi pregresse relative alle piattaforme petrolifere che sorgono al largo della costa molisana. L’indagine della Procura della Repubblica di Larino segue l’esposto presentato dal consigliere regionale del M5S Andrea Greco sulla vicenda.

Un caso sul quale già in passato il consigliere comunale pentastellato Matteo Fallica si era espresso così: “All’avvocato che ha rappresentato in primo grado il Comune di Petacciato e che ha verosimilmente seguito la trattativa, andranno a titolo di compenso un milione e trecentomila euro, oltre Iva e Cap come per legge (percentuale del 22% sul ricavato). Una somma spropositata”.

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La notizia dell’avviso di garanzia è stata confermata dal sindaco petacciatese Roberto Di Pardo in un lungo post Facebook. “In relazione alla notizia diffusa nella giornata di ieri e concernente un’informazione di garanzia ricevuta dalla giunta comunale, mi corre l’obbligo di precisare quanto segue. La giunta non per sua volontà, ma, su indicazione dei propri legali di fiducia e per ragioni di riserbo legate alla fase iniziale delle indagini, ha ritenuto opportuno e doveroso non diffondere la notizia.

Ad ogni buon conto – prosegue il primo cittadino -, visto che altri hanno ritenuto di farlo, non ci sottrarremo, nei prossimi giorni, a fornire ogni informazione su un procedimento che si ritiene privo di qualsiasi fondamento giuridico.

Un procedimento che nasce a seguito di un esposto alla Procura di Larino promosso dal consigliere regionale Andrea Greco, di cui il consigliere comunale di minoranza Matteo Fallica è collaboratore.

Il fatto contestato riguarda il compenso pattuito in favore del legale che ha assistito il Comune di Petacciato nella attività di accertamento e successiva difesa giudiziaria contro Eni ed Edison e che, a parere del pubblico ministero, sarebbe eccessivo rispetto alle tariffe professionali. Tariffe professionali peraltro abrogate, non più vincolanti e che possono essere sempre derogate.

Sul punto ci preme subito sottolineare che nessun importo è mai stato corrisposto all’avvocato che ha assistito l’Ente nella nota vicenda Eni ed Edison.

È ancora il caso di precisare che, ancor prima che ricevessimo l’informazione di garanzia, avevamo già invitato il suddetto legale a rivedere il suo compenso e a riportarlo alle tariffe professionali, aggiungendo, nella stessa nota, che la liquidazione avverrà solo in caso di visto del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, unico organo deputato a stabilire la congruità della parcella di un avvocato.

Alla luce di quanto sopra, confidiamo ragionevolmente che possa essere lo stesso pubblico ministero che, ad oggi, non è ancora a conoscenza della richiesta di riduzione del compenso, a chiedere l’archiviazione del procedimento.

Nei prossimi giorni, quindi, ogni singolo dettaglio verrà compiutamente portato all’attenzione sia dell’autorità giudiziaria che di ogni singolo cittadino petacciatese. Esprimiamo, infine, ampia fiducia nella magistratura e, soprattutto, nei nostri concittadini che, a differenza di quanto dichiarato ieri dalla consigliera comunale di minoranza Giuliana Ferrara, sanno riconoscere il vero dal falso e questo ha sempre consentito loro di saper votare chi, in un dato momento, potesse meglio rappresentarli”.