Amministrative e nuove intese

Pd-M5S, alleati a Montenero e rivali ad Agnone. Facciolla guarda al futuro e alle Regionali: “Insieme contro i sovranismi”

Montenero di Bisaccia come laboratorio per sperimentare la nuova alleanza tra democratici e pentastellati in vista dei nuovi appuntamenti elettorali e in particolare delle Regionali che si svolgeranno fra due anni. Per il segretario del Pd, l'intesa raggiunta nel paese bassomolisano può essere un primo passo: "Siamo soddisfatti di questa nuova collaborazione per il nostro Molise”. Campobasso ha fatto da apripista all'intesa giallorossa.

Nonostante lo stesso premier Giuseppe Conte ci abbia messo la faccia ‘sponsorizzando’ fortemente il tandem, alla fine l’alleanza giallorossa tra le due forze di governo si è concretizzata in pochissimi casi: è avvenuto in Liguria, ad esempio, dove sosterranno Ferruccio Sansa. Nulla da fare invece nelle Marche e in Puglia anche se l’intesa era stata auspicata da alcuni big.

In Molise democratici e pentastellati sono riusciti a trovare la convergenza solo a Montenero di Bisaccia, il comune bassomolisano ‘feudo’ di Antonio Di Pietro e uno dei principali centri al voto a settembre: il candidato giallorosso è il dentista Fabio De Risio che sfida Simona Contucci, assessore uscente ed esponente del centrodestra.

Pd e 5 Stelle sono invece su fronti opposti ad Agnone: Daniele Saia, il candidato dem, troverà tra i suoi avversari nella sua corsa verso il Municipio non solo il candidato del centrodestra Agostino Iannelli, ma anche Vincenzo Scarano, sostenuto dai grillini molisani nella città di origine del capogruppo in Regione Andrea Greco. Poche ore prima della presentazione della candidatura, si vociferava che alle Comunali di Agnone i pentastellati sarebbero stati proprio assenti. Come avviene invece a Bojano dove hanno dato forfait sia il Pd che i 5 Stelle e i due candidati (Mariacristina Spina e Carmine Ruscetta) sono l’uno esponente del centrodestra e l’altro è riuscito ad avere dalla sua parte un consenso ampio da pezzi della politica, della società civile e dell’associazionismo.

 

I giochi sono fatti, ecco le liste. Ad Agnone sfida a tre, duello per Bojano e Montenero. TUTTI I NOMI

 

E’ in questo clima di amore-odio che il segretario regionale del Pd Vittorino Facciolla invia alle redazioni giornalistiche un comunicato che probabilmente cerca di placare le polemiche degli ultimi giorni.

Innanzitutto, spiega il consigliere regionale, “il Partito democratico, in seguito ad un periodo di valutazione ed un lungo lavoro di relazioni sul territorio, ha composto le liste dei candidati nell’ottica di una nuova apertura verso tutti coloro che condividono le linee programmatiche ed i valori del partito. Questo ha portato in alcuni Comuni, alla convergenza con il Movimento Cinque Stelle che, per la prima volta, affianca il Partito Democratico e con questo ha deciso di fare squadra”.

Nei comuni in cui è stata trovata l’alleanza, a dire di Facciolla, si potrà aprire “una nuova era politica, fatta di contenuti e concretezza. Dopo gli anni caratterizzati dall’odio, vuoto e fine a se stesso, utilizzato da alcune forze politiche come strumento di aggregazione e come slogan ‘acchiapavoti’, finalmente sembra ci siano i presupposti per una nuova politica, fatta di proposte, di programmi e di persone che intendono mettersi a disposizione delle loro comunità con consapevolezza e spirito di servizio”.

Una frecciatina velenosa alla Lega e al centrodestra che, per il segretario dem, sono il nemico numero uno da battere. E le prove generali in tal senso si sono svolte a Campobasso, che ha fatto da apripista all’intesa giallorossa: convergenza su Roberto Gravina per battere la candidata leghista Maria Domenica D’Alessandro, come poi è avvenuto.

Dunque, insiste il politico di San Martino in Pensilis, “è importante sottolineare come il Movimento Cinque Stelle abbia compreso l’importanza di fare fronte comune per porre un argine a populismi, sovranismi e alle forze di estrema destra che rischiano di prendere troppo spazio nel nostro Paese”.

Certo, esplicita, “si tratta di un’adesione su base programmatica certamente favorita da una valutazione di natura politico-elettorale avanzata da entrambi i partiti nazionali, Pd e M5s”, le cui condizioni si sono verificate però solo a Montenero di Bisaccia. Ma evidentemente per Facciolla è un primo punto da cui partire: “Noi del Partito democratico non possiamo che essere soddisfatti di questa nuova collaborazione che, va da sé, porterà ad un nuovo periodo di lavoro, programmazione e pianificazione di idee, progetti e proposte per il nostro Molise”. Forse la testa è già rivolta a quello che succederà fra due anni e mezzo e alle prossime Regionali, quando Pd e 5 Stelle potrebbero allearsi contro il centrodestra di Donato Toma.