Provincia di campobasso

Lotta al bracconaggio: denunce, multe e sequestri dei Forestali nell’area del Matese

I Carabinieri Forestali in azione per contrastare il bracconaggio.

In particolare nella provincia di Campobasso negli scorsi mesi di agosto e settembre sono state portate avanti da parte dei Forestali diverse attività di controllo per contrastare la caccia ‘selvaggia’ e senza regole. Il bilancio parla di 5 persone denunciate e del sequestro di armi, munizioni e mezzi di caccia non consentiti.

I controlli si sono concentrati soprattutto su alcune zone dell’area matesina, e proprio lì i Carabinieri Forestali hanno trovato, ben nascosti nella vegetazione, alcuni apparecchi acustici elettromagnetici utilizzati per il richiamo della quaglia. L’appostamento notturno dei Forestali ha permesso loro di sorprendere due persone responsabili dell’uso dei richiami. I due sono stati quindi denunciati.

Insieme a due stazioni limitrofe di Carabinieri Forestali, sono stati  inoltre colti in flagrante tre cacciatori mentre si accingevano a macellare 3 cinghiali appena abbattuti a Mirabello Sannitico. I tre avevano cacciato gli ungolati in un periodo in cui l’attività venatoria era però vietata, oltretutto con l’uso di mezzi di caccia non consentiti. Complessivamente sono stati sequestrati 4 fucili, 86 munizioni, 4 richiami acustici elettromagnetici e tre carcasse di cinghiale.

Ma non è tutto perché sono state riscontrate anche alcune violazioni amministrative che hanno portato a multe per un importo totale di 1256 euro: in particolare le sanzioni erano per l’esercizio di attività venatoria in ambito territoriale di caccia diverso da quello autorizzato e per l’addestramento di cani da caccia in aria non consentita.

Queste attività rientrano in un più ampio programma di controlli volti a verificare in generale il rispetto delle norme in materia di prelievo venatorio e come misura di implementazione delle azioni previste dal ‘Piano nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici’, approvato nel 2017 dalla Conferenza Stato-Regioni. “Il piano costituisce una necessaria e concreta risposta al preoccupante fenomeno del bracconaggio ai danni degli uccelli selvatici, anche tenuto conto degli impegni assunti dall’Italia in sede comunitaria ed internazionale”, spiegano in una nota i Forestali.