Ambiente e salute

110 antenne in 44 postazioni: ecco la mappa di Campobasso. “Ora si può limitare l’inquinamento e guadagnare”

Il capoluogo molisano si dota di uno strumento sollecitato dai cittadini. "Questo piano -ha spiegato l'assessora all'Urbanistica Bibiana Chierchia - consentirà di gestire il territorio, ovviamente limitatamente alle leggi nazionali e costituzionali, e di proporre ai colossi di telefonia di installare l'antenna sul territorio comunale. Tali introiti possono essere utilizzati per altre finalità, ad esempio ottimizzare dal punto di vista energetico una scuola".

Quante volte siamo passati vicino ad una antenna e non ce ne siamo nemmeno accorti? Eppure in città ce ne sono parecchie. 110 per la precisione, dislocate in 44 postazioni di cui ora si conosce ‘vita, morte e miracoli’: quando è stata rilasciata la concessione, il gestore, la tipologia di antenna, se è pubblica o privata. Tutte informazioni contenute nel piano di localizzazione delle antenne di teleradiocomunicazione elaborato dai tecnici dell’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Campobasso.

Non sarà possibile visualizzarlo sul sito Internet del Municipio, ma i cittadini che vogliono saperne di più sui ‘tralicci’ montati sui palazzi o ai bordi delle strade potranno rivolgersi a palazzo San Giorgio per averne una copia.

Nelle nostre città, sempre più invase da antenne per la telefonia (e non solo), l’attenzione dell’opinione pubblica è sempre più elevata sui rischi dell’elettrosmog, ritenuto da alcuni studi uno dei fattori responsabili di tumori. Allerta aumentata dopo l’entrata in vigore dello ‘Sblocca Italia’ dell’ex governo Renzi che ha liberalizzato ulteriormente il settore. Il ‘nuovo’ pericolo, poi, sono le frequenze 5G (la nuova infrastruttura che supporta milioni di dispositivi connessi) che aumenterà l’esposizione alle radiofrequenze e l’installazione di antenne.

In tale contesto si cala la mappa voluta dall’amministrazione Battista che introduce limitazioni (“per quello che la legge ci consentirà di fare”) o comunque di ottenere vantaggi rispetto all’utilizzo dei terreni di proprietà del Comune in cui un privato vorrà piazzare un ‘bel’ traliccio. La presentazione del piano di localizzazione a palazzo San Giorgio, dove il sindaco Antonio Battista ha sottolineato due aspetti: “Lo presentiamo ora perchè in questi 5 anni abbiamo dato priorità all’edilizia scolastica” e poi “le partite si giocano per 90 minuti, tempi supplementari compresi”. Inoltre, si continuerà a lavorare per installare la fibra ottica in città utilizzando fondi europei e regionali per “creare una sorta di ragnatela” e “servire anche le zone a redditività zero per i gestori”.

E’ un piano che poche amministrazioni italiane possono contare di avere. Ecco i vantaggi: “Questo piano – le parole dell’assessora all’Urbanistica Bibiana Chierchia – consentirà di gestire il territorio, ovviamente limitatamente alle leggi nazionali e costituzionali, e di proporre ai colossi di telefonia di installare l’antenna sul territorio comunale. Tali introiti possono essere utilizzati per altre finalità, ad esempio ottimizzare dal punto di vista energetico una scuola“.

Poi la punzecchiatura ai transfughi: “Questo piano è stato inserito per cinque anni nel Dup (Documento unico di programmazione, ndr) e lo abbiamo voluto presentare da una parte per rispondere alle sollecitazioni dei cittadini e dall’altra parte per farlo sapere ai nostri colleghi di maggioranza che in questo periodo sono presi da altre campagna elettorale, non quella per il sindaco Battista”.

Oltre alla Chierchia, c’era anche il presidente della competente commissione Lello Bucci all’incontro con la stampa: “Riusciamo ad avere una visione della città a livello tecnologico. Ci siamo arrivati alla fine? L’edilizia scolastica ha assorbito il lavoro dell’amministrazione e poi ci sono state lungaggini burocratiche”.

I dettagli della mappatura sono stati illustrati dal geometra Walter Della Donna che, attraverso un maxischermo, ha spiegato la localizzazione dei tralicci in città. Molti sono in pieno centro, sopra i tetti dei condomini e forse nemmeno ce ne accorgiamo nonostante i potenziali rischi per la salute. “Questa localizzazione è un punto di partenza”, le osservazioni del tecnico. “Dalla potenza del ripetitore si conosce l’emissione”. E sulla concentrazione di antenne Campobasso non si discosta dalla media di altre città italiane. Purtroppo. Quello dell’aria buona forse è solo un mito.