Termoli

Rapine armate, si studiano i volti dai filmati delle telecamere. Torna libero uno dei tre

Uno dei due fratelli Quinci, arrestati insieme ad Andrea Salvatore mercoledì mattina, torna libero per carenza di prove. Gli altri due restano in carcere in attesa degli interrogatori di convalida di sabato mattina. Intanto gli inquirenti si concentrano sulle immagini della videosorveglianza del bar dell'Api e altre attività per capire se la banda sia responsabile di altri colpi

Si terranno sabato mattina 23 marzo gli interrogatori di convalida degli arresti di due dei tre rapinatori finiti in manette mercoledì scorso, appena dopo aver effettuato un colpo al bar dell’area di servizio Api sul lungomare nord di Termoli. Il terzo è infatti tornato in libertà già ieri pomeriggio, poiché il giudice ha rilevato che non c’erano le condizioni per la convalida del fermo.

Si tratta del più giovane dei fratelli Quinci, il 43enne Marcello. Resta invece in carcere il fratello maggiore Giuseppe, classe 1972, già coinvolto in una vicenda di maltrattamento in famiglia che l’ha visto assolto ma per la quale il giudice aveva disposto nei suoi confronti il divieto di accompagnamento con pregiudicati. Un divieto violato proprio per la rapina di mercoledì mattina, attorno alle 4,30, quando i tre hanno assaltato il bar dell’Api minacciando il dipendente dell’attività con una pistola giocattolo.

I due fratelli Quinci sono personaggi conosciuti nell’ambiente della piccola criminalità locale ed entrambi sono indiziati anche per un furto commesso poche settimane fa al Bobby’s bar di San Giacomo degli Schiavoni, paese dove risiedono da tempo, anche se le loro origini portano in Sicilia, a Mazara del Vallo.

Il terzo rapinatore è il molisano 40enne Andrea Salvatore, anch’egli con precedenti penali. A difenderlo saranno gli avvocati Ruggiero Romanazzi e Tiziano Cilli, mentre i fratelli Quinci saranno rappresentati dal legale Nicola Bonaduce. Domani per entrambi visita in carcere a Larino per gli interrogatori di convalida.

Intanto prosegue il lavoro dei carabinieri della compagnia di Termoli per cercare di capire se la banda possa essere responsabile di alcune delle rapine commesse al bar del gruppo Fiardi, e di altri colpi messi a segno di recente in Basso Molise. Uno dei tre malviventi è infatti indagato anche per ricettazione, visto che addosso gli sono stati trovati elementi che rimandano al furto con scasso al bar dell’ospedale San Timoteo della settimana scorsa.

Ma saranno le immagini della videosorveglianza dell’Api e di altri locali ‘visitati’ dai rapinatori a poter dare delle risposte. Come rivelato in conferenza stampa dal tenente Edgard Pica, i coltelli sequestrati e ancor di più la pistola con del nastro isolante potrebbero comparire anche in altre immagini di rapine al vaglio degli inquirenti. Per questo gli indizi a carico dei tre indagati potrebbero divenire presto più corposi.

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