A Petrella Tifernina, quindici minuti da Campobasso, i carabinieri della stazione hanno eseguito un’ordinanza cautelare con allontanamento della casa familiare e divieto di avvicinamento nei riguardi di un uomo del posto.
Questi, nel corso dell’ultimo anno, avrebbe umiliato e picchiato la moglie tanto da indurla in uno stato di soggezione pericolosa del quale se non fossero intervenuti i familiari probabilmente sarebbe rimasta vittima per sempre.
Secondo le indagini condotte dagli uomini dell’Arma la condotta violenta dell’uomo sarebbe esplosa in tutta la sua violenza a maggio dello scorso anno.
Quella che sembrava una famiglia normale nascondeva invece tra le mura domestiche momenti di dolore e sofferenza a carico della donna costretta a subire i comportamenti violenti e vessatori da parte del coniuge.
Schiaffi, calci, pugni e insulti. La donna non usciva più di casa per paura tanto da non avere neanche il coraggio di denunciare le angherie costretta a subire. Fino a quando sono stati i familiari a volerne capire di più e lei solo a loro ha trovato la forza di raccontare tutto.
Questi hanno segnalato la grave situazione ai carabinieri che subito hanno avviato indagini e accertamenti portando carte ed elementi a carico dell’uomo in procura.
Il dottor Nicola D’Angelo a fronte dei gravi indizi raccolti dall’Arma di Petrella Tifernina a carico dell’uomo, ha quindi chiesto ed ottenuto che fosse allontanato dalla casa familiare e che fosse raggiunto dal divieto di frequentare i luoghi della persona offesa. “La vicenda – si legge nella nota della procura della Repubblica – rappresenta una tipologia delittuosa sempre più frequente negli ultimi anni ed il cui contrasto capillare che è tra gli obiettivi di questa Procura, è doveroso en necessario anche al fine di prevenire reati più gravi”.