La Federazione italiana trasporti (Fit) della Cisl, in una nota esprime sconcerto e indignazione per l’episodio di cronaca che ha visto morire un camionista ieri – 7 gennaio – a Termoli. “Il decesso del camionista polacco è l’ennesima morte bianca, dovuta in questo caso alle condizioni inumane in cui sono costretti questi lavoratori”, così dichiara Maurizio Diamante, Segretario nazionale della Fit-Cisl, in merito al camionista polacco 50enne trovato morto nel suo mezzo a Termoli, presumibilmente a causa delle esalazioni del fornello da campo che usava per cucinare.
“Nel 2019 ancora tolleriamo – prosegue Diamante – che gli autisti di camion dormano e mangino nel loro mezzo all’interno delle piazzole di sosta. Si può immaginare facilmente che questi lavoratori non si riposino affatto e quindi si mettano al volante stanchi, con conseguenti rischi per loro stessi e per gli altri utenti della strada”. La Fit chiede pertanto più controlli da parte delle autorità competenti per verificare le condizioni di sicurezza in cui operano questi lavoratori e di sanzionare, se necessario, comportamenti non conformi alle norme. “Inoltre intendiamo incontrare le associazioni datoriali per trovare una soluzione a questo problema diffuso”.
Il Segretario nazionale conclude sul pacchetto Mobilità: “Abbiamo fatto bene inoltre a dire no, assieme a Etf, la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti a cui aderiamo, al pacchetto Mobilità, che deve essere approvato entro gennaio dal Parlamento europeo e che aumenta i tempi di guida e diminuisce quelli di riposo non solo dei camionisti, ma anche degli autisti di autobus a lunga percorrenza”.
E proprio contro questo provvedimento e per chiedere migliori condizioni di lavoro per i lavoratori del settore è stato indetto uno sciopero unitario di 24 ore per lunedì prossimo – 14 gennaio – e non si escludono ulteriori azioni di protesta.