La campanella che suona, rimbombando nel cortile. Quelle scale salite a passo lento, quasi a voler ritardare l’entrata. La tensione per le interrogazioni, il “secchione” che non suggeriva mai. I sorrisi, le difficoltà e le lacrime, le gite, la delusione per quel compito andato male, per quell’amore non ricambiato. Fianco a fianco, insieme. Fino al diploma. E poi oltre.
Perché i ragazzi della 5ªC Geometra del “Pilla” non sono più ragazzi: qualche segno in più sul volto, più argento tra i capelli, tante storie in più da raccontare. Da quel 1973 continuano a narrarsele, ancora una volta: con gli occhi pieni di ricordi e il cuore colmo di gioia. Certo, c’è anche un velo di nostalgia per quel tempo sepolto dal tempo, eppur cosi vivo: ma è una sensazione dolce, che rende ancor più speciale la storia di un’amicizia autentica cominciata tra i banchi di scuola.
Per il quarantunesimo anno consecutivo, infatti, gli ex alunni hanno tenuto fede a quella promessa ormai quasi consacrata, divenuta appuntamento fisso: ritrovarsi ad un tavolo per brindare ai vecchi tempi, a un sentimento nobile e a un legame straordinariamente radicato.
La cena del “Geometryng” – così com’è stata ribattezzata dagli stessi ideatori – rappresenta una tappa imperdibile per tutti i componenti della storica 5ªC del 1974, un momento di condivisione e allegria, una reunion dal carattere quasi liturgico, che ha saputo perpetrarsi con successo viaggiando ormai speditamente verso l’ambita meta del mezzo secolo.
Attorno alla tavola imbandita, i commensali hanno ricordato le “gesta” compiute negli anni trascorsi tra le aule del “Pilla”, le schermaglie e gli scherzi ai professori “terribili”, le goliardate tra compagni, i successi e gli insuccessi scolastici, i “pagelloni” riportati a casa e le dinamiche di un quinquennio denso di emozioni: elementi di un lustro vissuto con un’empatia ormai rara, soprattutto per un’epoca come la nostra, troppo spesso capace di macinare nelle maglie del suo ingranaggio legami e affettività.
Più della longevità, a sorprendere di questo peculiare appuntamento è infatti il valore conferito ad un sentimento sincero, che ha saputo resistere brillantemente alla congiura del tempo: un’amicizia profonda, limpida, essenziale. Un’amicizia che si rinnova ogni giorno, non solo ogni anno.