Dopo il Comune di Termoli, il primo ad aderire all’iniziativa promossa dall’associazione Fidapa, la ‘Carta dei diritti della Bambina’ prosegue il suo iter.
Lo scorso 26 novembre è stato il Consiglio comunale di San Martino in Pensilis con il sindaco Massimo Caravatta a decidere per l’adozione dell’importante statuto e poi, a seguire, il Comune di Montecilfone guidato dal sindaco Franco Pallotta che, per l’occasione, ha fatto tradurre il documento anche in lingua arbereshe. I prossimi ad adottare la ‘Carta della bambina’ saranno i comuni di Portocannone, Ururi ed Acquaviva Collecroce dove la ‘Carta’ sarà tradotta in lingua croata grazie alla collaborazione dello Sportello Linguistico.
“Siamo soddisfatti dell’interesse che sta riscuotendo questa iniziativa – ha dichiarato il presidente della sezione Fidapa di Termoli Concetta Spadaro – e per il fatto che tutto il personale docente e i dirigenti scolastici stiano facendo un’azione di promozione non solo nelle scuole ma anche presso le famiglie. A Montecilfone ad esempio i 9 articoli della ‘Carta della bambina’ sono diventarti oggetto di studio e approfondimento al punto che gli studenti hanno prodotto degli elaborati personali sul tema’, commentano entusiaste dall’associazione.