Campobasso

Misteri e opere d’arte sacra: la vita straordinaria di Di Zinno in un fumetto. “Aveva un talento innato”

Luigi De Michele e Andrea Damiano sono i due ragazzi campobassani che hanno realizzato un fumetto per raccontare la vita di Paolo Saverio Di Zinno. L'idea è stata di Giovanni Teberino

L’idea è stata di Giovanni Teberino, uno dei fratelli della famiglia che da anni custodisce i Misteri di Campobasso. A metterla in pratica due ragazzi campobassani: Luigi De Michele e Andrea Damiano: un fumetto per raccontare la vita di Paolo Saverio Di Zinno. Per (quasi) tutti lo scultore nato nel 1718 a Campobasso è legato ai Misteri, il simbolo del Corpus Domini campobassano, nonchè festa per eccellenza del capoluogo molisano. In realtà l’artista ha realizzato anche sculture di arte sacra che l’hanno fatto conoscere in mezzo Centro Sud: Abruzzo, Campania e Puglia sono le tre regioni in cui è possibile ammirare alcune opere del Di Zinno. Alcune di queste sono esposte al convento di San Giovanni.

E’ proprio la vita straordinaria, artista molto legato alla comunità, ha ispirato il fumetto realizzato per celebrare i 300 anni dalla nascita. Il clou delle manifestazioni ci sarà il 2 dicembre quando dovrebbe svolgersi una eccezionale sfilata invernale dei Misteri.

L’idea era quella di raccontare Paolo Saverio Di Zinno al di fuori dei Misteri perchè – spiega uno degli autori, Luigi De Michele (in foto con Andrea Damiano, ndr) – molti associano Di Zinno solo ai Misteri quando in realtà la sua produzione è diversa. I Misteri sono solo il punto di arrivo del suo percorso artistico. Lui realizzava sculture di legno e le sue opere le troviamo anche in Puglia e in Abruzzo“.

Per realizzare il fumetto Luigi e Andrea hanno dovuto affrontare delle difficoltà: “E’ stato difficile racchiudere in poche pagine una vita così straordinaria e piena di aneddoti. Quindi, abbiamo deciso di raccontare la storia nella storia, una conferenza stampa in cui c’è un professore che illustra le fasi salienti della vita di Di Zinno. Il suo talento è stato scoperto quando era molto piccolo e intagliava le zucche. I fratelli se ne accorsero e lo portano a Napoli a studiare dal maestro Franzese. Dopo la specializzazione, ha iniziato la produzione di statue ed è diventato un maestro”.

E’ da questo momento che Di Zinno dà la sua impronta alle opere che creava, “ispirate alle tele napoletane, caratterizzate da vesti svolazzanti e in cui c’era sempre una Madonna al centro e degli angioletti ai lati. Da qui realizzò i Misteri”.

E poi non c’è un autoritratto dell’artista campobassano nè una sua rappresentazione. Il che ha reso più complicato il disegno per i due giovani fumettisti. “Per rappresentare i vestiti ci siamo ispirati a come lui ha vestito le sue statue”. Invece per il viso (raffigurato anche in occasione del fumetto realizzato per ricordare Cosmo Teberino) è arrivato il suggerimento di Giovanni Teberino: “Abbiamo visto che i volti delle statue di Di Zinno hanno lo stesso stile, ad eccezione di quella di San Diego d’Alcalà e abbiamo pensato che in quella statua l’artista si sia voluto ritrarre“.

Non si sa se lo scultore avesse un proprio laboratorio dove creava le sue opere, ma si sa che aveva un catalogo con le sue sculture che mostrava ai suoi committenti, tutti esponenti della Chiesa.

Il fumetto, realizzato come una sorta di giornalino da collezione, verrà presentato sabato pomeriggio – 27 ottobre – alle ore 17.30 al Museo dei Misteri di via Trento. A presentare l’evento sarà Vincenzo Carozza.