Milleproroghe

Soldi per le periferie, il governo prepara il nuovo decreto. Battista: “Bene, altrimenti rottura”

Vertice a Roma tra il presidente Anci, Antonio Decaro, una delegazione di sindaci e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha promesso: “A breve un provvedimento per ripristinare le risorse”. I sindaci apprezzano e anche Campobasso e Isernia sperano. Diversamente l’Associazione dei Comuni annuncia già dure prese di posizione. A Palazzo San Giorgio ci sarà un consiglio monotematico sull’argomento e domani Battista farà il punto della situazione con i giornalisti. Le rassicurazioni dell'onorevole Antonio Federico

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non ha accettato la richiesta della delegazione dell’Anci (l’associazione nazionale dei Comuni italiani) di cambiare il cosiddetto Milleproroghe che di fatto prevede la cancellazione di 1,6 miliardi di euro finanziati dal precedente governo Pd nell’ambito del Bando periferie. Sono circa 18 milioni, in particolare, i finanziamenti destinati dallo Stato al Comune di Campobasso per la riqualificazione delle zone più degradate di numerose aree della città.

Il premier, però, si è impegnato a presentare un decreto ad hoc entro una settimana, “anche dieci giorni”, per sbloccare i fondi che saranno spalmati in tre anni. 

“E’ questa la novità che mi è stata comunicata da Decaro, presidente Anci e sindaco di Bari – ha spiegato il primo cittadino Antonio Battista -. Se alle parole seguirà il decreto sarà un fatto positivo e apprezzeremo questo cambiamento. Decreto che dal punto di vista finanziario e procedurale dovrà assicurare effettività dei fondi per tutti i progetti. Diversamente, come ha detto il presidente nazionale dell’Anci Decaro, sarà rottura”.

Un patto, insomma, che ancora una volta si basa sulla parola e su quella “lealtà istituzionale” cui Battista e Giacomo D’Apollonio (sindaco di Isernia) si sono appellati nella conferenza stampa convocata d’urgenza dopo l’incontro a Roma che invece prospettava all’orizzonte la revoca di tutti i fondi ‘suggellati’ dal governo Renzi-Gentiloni.

I dettagli dunque si capiranno meglio solo nelle prossime ore, o meglio: nei prossimi giorni.

“E’ chiaro che si tratta di una mediazione e se proseguiamo su questa strada credo che per tutte le città interessate i fondi in programma saranno ripristinati. A Campobasso è questione di giorni per entrare nella fase esecutiva di tutti i progetti. Il mercato coperto, l’ex mattatoio, il tratto via Matris – Stadio Selvapiana, la rete fognaria, insomma c’è in gioco tutto”, la parole di Battista che domani mattina, 14 settembre, incontrerà la stampa per fare il punto della situazione sulla vicenda.

Ora andrà verificato che il Governo rispetti davvero gli impegni presi.

Già nel pomeriggio con una nota l’Anci era andata in pressing su Conte: “Quelle risorse, garantite con una cerimonia formale, proprio a Palazzo Chigi, prima ancora che un accordo vincolante tra istituzioni, rappresentano un patto tra lo Stato e i cittadini che ci onoriamo di rappresentare. Assicurare quell’investimento alle comunità significa restituire non solo opere pubbliche ma anche fiducia nelle istituzioni”. Una giornata che politicamente ha raccontato la nascita — ora c’è da capire quanto momentanea — di un asse di amministratori di diverso colore che in comune avevano la rabbia per la messa in discussione di risorse che parevano certe.

A dare rassicurazioni è intervenuto anche il parlamentare molisano pentastellato Antonio Federico.

“La soluzione prevista – ha ribadito – è quella di inserire nel primo decreto utile (successivo alla conversione del Milleproroghe) una norma che di fatto dia ai Comuni la possibilità di recuperare la realizzabilità dei progetti già in fase avanzata. In sostanza, questo garantirà un’agevole prosecuzione dei progetti già esecutivi, fondamentali per mettere le amministrazioni comunali nelle condizioni di garantire ai cittadini servizi e investimenti, offrendo le risorse necessarie sulla base del reale stato di avanzamento dei progetti. In pratica i Comuni non dovranno utilizzare gli avanzi di amministrazione per poter procedere con i lavori”.

“Sarà garantita la possibilità di avviare quelle convenzioni per i progetti la cui realizzazione è prevista nel prossimo biennio, come ad esempio quelli di Campobasso e Isernia. Da questo punto di vista – ha concluso l’onorevole Federico -, dunque, il governo auspica una maggiore responsabilizzazione dei Comuni chiamati a indicare le proprie priorità.

Ci sembra un primo, importante risultato visto che ha ricevuto il placet dei rappresentanti dei Comuni italiani”.

Intanto la commissione urbanistica di Palazzo San Giorgio, al fine di ascoltare la relazione del Sindaco di Campobasso proprio su questa vicenda, ha ufficializzato la richiesta di un consiglio monotematico sulla materia, controfirmato da molti consiglieri presenti in Commissione, sia di maggioranza che di opposizione. Dando così seguito ad una richiesta già fatta dal consigliere Francesco Pilone, che ha mostrato particolare sensibilità sulla tematica, evidenziando che lo sviluppo di una città non può avere steccati politici.