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Centinaia di moto per scortare la bara di Donato: “Ora sei libero come gli angeli”

Lutto cittadino a Guglionesi, dove un fiume di gente di ogni età ha partecipato ai funerali di Donato Campofredano, morto esattamente una settimana fa, a 21 anni, in un terribile incidente in moto. La bara scortata da centauri per una messa che il parroco ha celebrato all'aperto, nella villa comunale.

Il dolore, quello non si può raccontare. Non si possono raccontare le emozioni, la commozione, le lacrime che hanno accompagnato l’ultimo saluto a Donato Campofredano, il centauro di 21 anni che esattamente una settimana fa ha perso la vita in un tragico incidente stradale sulla statale 16. Quello che si può raccontare di questa giornata – per la quale il sindaco di Guglionesi ha proclamato il lutto cittadino perché la perdita di un giovanissimo figlio del paese è una perdita collettiva – è la gente, tantissima.

 

Un oceano che ha riempito Castellara, la villa comunale, dove si sono celebrati all’aperto i funerali. E si possono raccontare le motociclette e i loro condottieri, i centauri amici di Donato che hanno scortato la bara in un corteo silenzioso malgrado il rombo dei motori, una processione di lamiere e solidarietà che ha riempito Castellara accompagnandosi al resto delle persone che hanno occupato ogni spazio sotto il sole del pomeriggio, ascoltando le parole del parroco don Gianfranco.

 

“Il Signore è risorto e ha vinto la morte, chiedo a tutti voi di stare con me in questo sentimento. Donato ora è nella vita vera, non è più fisicamente qui ma è dentro la  vita piena”. Il parroco ha esortato tutti a provare a superare la sofferenza, ha chiesto un atto di grande generosità: “Questa dimensione nuova è possibile solo con la fede. Cerchiamo di trovare ristoro in questa celebrazione. Donato è libero come sono liberi gli angeli e i santi”.

 

Dopo i funerali la tumulazione. La vicenda ha scosso profondamente la comunità di Guglionesi. Intanto continuano le indagini dopo l’autopsia che si è svolta giovedì sera all’obitorio del San Timoteo. Per la morte di Donato c’è un indagato, iscritto sul registro dal Pm di Larino per omicidio stradale. Al vaglio la responsabilità del conducente della Fiat Panda, successivamente sequestrata e che sarà sottoposta ad accertamenti irripetibili, che in fase di sorpasso della motocicletta Kawasaki Ninja avrebbe a sua volta superato il veicolo che lo precedeva, andando a urtare contro il centauro e causando la perdita di controllo della motocicletta, che poi si è schiantata contro la recinzione dell’area camper ed è finita contro una roulotte.