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Colti con le “mani nel sacco”: i rifiuti finiscono tutti insieme nello stesso camion

Non solo il ritiro della differenziata avviene a singhiozzo, con bidoni stracolmi per settimane e rifiuti lasciati in strada. Ma la spazzatura differenziata viene anche mescolata tutta assieme all’interno di uno stesso camion. Ecco il video denuncia del mezzo della Teramo Ambiente. A questo si aggiungono anche le lamentele dei balneatori costretti a pagare non solo un extra di 7mila euro per il conferimento dei rifiuti, ma anche una ditta esterna per la raccolta dei rifiuti cosiddetti speciali.

Se anche voi siete dei maniaci del riciclo, di quelli che acquistano o usano le buste fornite in dotazione dalla Teramo Ambiente ed avete in casa sacchetti di diversi colori e biodegradabili e vi impegnate nel corretto smistamento dei rifiuti, la notizia che stiamo per darvi potrebbe arrecarvi fastidio. Carta, plastica, secco finiscono tutti sullo stesso compattatore, a prescindere dal contenuto o dal colore dei contenitori. Gli operai della Teramo Ambiente infatti, probabilmente in seguito ad un ordine ricevuto dai piani alti della ditta vincitrice dell’appalto, buttano indistintamente i rifiuti, differenziati dai cittadini, in uno stesso camion senza curarsi minimamente di separarli.


La denuncia è stata raccolta dal sito Primonumero alle 13.25 di lunedì 18 giugno sul Lungomare Nord, quando i camion della raccolta differenziata avrebbero già dovuto effettuare la corsa mattutina, visto che non passavano di lì da almeno quindici giorni come ammettono gli stessi balneatori. Il video, ritagliato per esigenze logistiche ma lungo una decina di minuti, non lascia spazio all’errore: i sacchetti finiscono tutti nello stesso camion che, dopo averli compattati, continua sereno la sua corsa verso la meta successiva dove ricomincia lo stesso iter. Un circolo vizioso senza fine.

Che siano buste gialle, blu, nere poco importa: il calderone di destinazione è unico e il rumore indistinto del vetro che si rompe e la visione dei cartoni gettati all’interno del compattatore non lasciano dubbi: la differenziata non funziona come dovrebbe. Un sospetto confermato anche dalla mancata assegnazione del vessillo più ambito dalle località marittime, quello della bandiera blu che quest’anno è stata spazzata via proprio a causa del crollo della differenziata.


La situazione è ben nota ai balneatori che hanno deciso di sfogarsi e segnalano anche un’altra situazione: «Per la differenziata paghiamo un extra in bolletta di circa 7mila euro per i 90 giorni di apertura delle attività», confessa uno di loro. Oltre al danno relativo al mancato ritiro dei rifiuti, prassi abbastanza comune e che si ripete ciclicamente, come ammettono i proprietari degli stabilimenti, anche la beffa relativa ad un ulteriore pagamento, oltre all’extra già esposto ovviamente, «da accreditare ad una ditta esterna per la raccolta di rifiuti speciali – si sfoga un balneatore –. Azienda che paghiamo di tasca nostra e che fattura il lavoro ad ore».


Tra i rifiuti speciali finiscono tutti quelli che arrivano sulla battigia dopo una mareggiata, ovvero tronchi, cassette di polistirolo, reste per la coltivazione di cozze e vongole, scarpe, bottiglie e «perfino animali morti – continua il testimone –. Qualche anno fa abbiamo trovato una pecora morta in spiaggia. Si tratta di rifiuti che non produciamo noi e che arrivano qui via fiume e, successivamente, vengono trascinati a riva dal mare».

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