Economia & Lavoro

Trasporto, bandi-flop: altra proroga alla Seac. E in Comune è caccia al responsabile

Il Tar Molise ha accolto il nuovo ricorso presentato dalla Seac, la società che per decenni ha gestito il servizio in regime di monopolio, contro il bando ’ponte’, ossia l’indagine di mercato voluta dal Comune di Campobasso per affidare le corse degli autobus in città fino al 31 dicembre 2018. Per i giudici del Tribunale amministrativo "in presenza di un quadro incerto è opportuno sospendere l’avviso dell’indagine di mercato". A palazzo San Giorgio il confronto tra il sindaco Antonio Battista e l’assessore al ramo Francesco De Bernardo. Mentre si profila l’ennesima proroga.

Chi ha sbagliato i bandi per affidare il trasporto urbano a Campobasso? Colpa della politica a dare l’indirizzo o del dirigente preposto? Sono le domande che in queste ore mettono in agitazione palazzo San Giorgio dopo il doppio stop del Tar Molise. Non solo la sospensione della gara per individuare il nuovo gestore, con un contratto da 23 milioni per nove anni, ora è stata bloccata pure l’indagine di mercato per individuare una ditta che potesse occuparsi del servizio dal 1 giugno fino al 31 dicembre 2018. Parliamo del famoso bando ‘ponte’, impugnato dalla Seac, la società che da decenni si occupa in regime di monopolio di garantire le corse degli autobus in città e che ora pare stia tenendo sotto scacco l’amministrazione Battista.

È stata del resto proprio la società di Potena, che avrebbe voluto candidarsi anche per la ‘mini gara’, che si è rivolta al Tribunale amministrativo contestando i tempi, considerati troppo ristretti «rispetto alla normativa di settore perché ci vogliono tre mesi e non 15 giorni per avvisi del genere, come prevede la legge», e la stessa procedura scelta dall’amministrazione Battista ma giudicata poco chiara e utilizzata in maniera sbagliata: «Il Comune non aveva motivo di utilizzare una procedura di urgenza perché la Seac non ha mai dichiarato di voler interrompere il servizio», spiegano da Colle delle Api. Altro motivo di contestazione: l’inserimento di una ‘clausola sociale’ «non ben definita», imposta dal Comune per il mantenimento dei livelli occupazionali e dunque per evitare i licenziamenti pure nel periodo ridotto. Una richiesta impossibile da soddisfare per la Seac alla luce del chilometraggio ridotto e quindi pagato dall’ente.


Incongruenze che la ditta ha esplicitato nel ricorso, curato dai legali Giuliano di Pardo e Lorena Greco e presentato al Tribunale amministrativo: il 21 maggio i giudici hanno deciso di sospendere con un apposito decreto il bando ‘ponte’ per “l’individuazione di operatori da invitare alla procedura negoziata per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale per la città di Campobasso dal primo giugno al 31 dicembre 2018”. Il Tribunale ha riconosciuto che «in presenza di un quadro incerto è opportuno sospendere l’avviso dell’indagine di mercato» e ha rinviato tutto alla camera di consiglio del 6 giugno. Un mese dopo, l’11 luglio, si svolgerà la trattazione di merito del secondo ricorso presentato dalla Seac.

Ad ogni modo lo stop all’indagine di mercato per affidare il servizio fino al 31 dicembre costringe palazzo San Giorgio a rivedere i propri piani.
Mentre la Seac, ormai ai ferri corti con il Comune, continua a lamentare il mancato pagamento delle spettanze. «Siamo ancora in attesa di ricevere il conguaglio dell’anno 2017 e le mensilità relative ai mesi da gennaio ad aprile 2018 nonostante la Regione Molise abbia già da tempo effettuato il bonifico delle somme al Comune di Campobasso», ha ribadito l’amministratore delegato dell’azienda Costantino Potena.

Ventiquattro ore dopo lo stop del Tar ieri – 22 maggio – in Municipio si è svolto un confronto tra il sindaco Antonio Battista e l’assessore al ramo Francesco de Bernardo. «Di trasporto urbano ne parla l’assessore», il commento secco del primo cittadino probabilmente poco propenso a fare da parafulmine in questo caos. «Il pronunciamento del Tar? No comment», è l’unica dichiarazione che il titolare dei trasporti del Comune di Campobasso rilascia a Primonumero dopo una giornata in cui i telefoni hanno squillato a vuoto per ore.
«Aspettiamo di capire di cosa succederà il 6 giugno, quando il Tar entrerà nel merito – ha aggiunto De Bernardo – ma posso garantire che la città non resterà senza servizio, faremo un’altra proroga per effettuare tutti i correttivi al bando e poi affidare il servizio». Insomma l’unica certezza in mezzo alla confusione riguarda l’ennesima proroga alla Seac. Una modalità contestata proprio da alcuni esponenti dell’attuale amministrazione comunale che avrebbero voluto affidare il servizio ad un nuovo gestore: «Il 2018 sarà l’anno della svolta per il trasporto urbano», è stato detto più volte. Ma il piano per il momento è naufragato per colpa di chi ancora non si sa. E così le odiate proroghe sono apparse come l’unica soluzione per evitare la paralisi del servizio.

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