La maglietta censurata dell’associazione Malatesta di Campobasso approda sul tavolo della commissione di vigilanza Rai. La vicenda ha sollevato un’ondata di polemiche e preoccupazioni dopo la trasmissione Uno Mattina di Rai Uno. Il 26 agosto scorso, nel corso di un servizio realizzato a Campobasso per documentare il progetto di street art “Draw the Line,” un rappresentante dell’associazione Malatesta è stato invitato a indossare la sua maglietta al contrario. Il motivo? Un piccolo logo sul cuore che raffigurava un aquilone con i colori della Palestina.
“Qualche giorno fa, nella trasmissione Rai UnoMattina, si sarebbe verificato un caso che puzza terribilmente di censura”, ha dichiarato Anna Laura Orrico, esponente del Movimento 5 Stelle in Commissione di Vigilanza Rai. “Nel corso di un servizio dalla città di Campobasso, volto a documentare un progetto di street art, era previsto l’intervento di un rappresentante dell’associazione Malatesta. A quest’ultimo, secondo quanto riportato dalla stampa locale, sarebbe stato chiesto di indossare la maglietta al contrario solo perché riportava un piccolo logo sul cuore rappresentante un aquilone con i colori della Palestina. Quella maglietta era infatti realizzata da operatori umanitari volontari appartenenti all’associazione Gaza Freestyle, notoriamente dedita alle attività umanitarie promosse nella Striscia di Gaza da diversi anni”. Orrico ha espresso forte preoccupazione per l’accaduto: “Ci chiediamo e chiediamo alla Rai il perché di un simile atteggiamento, lesivo della libertà di espressione e di quella personale. Abbiamo presentato una interrogazione in Commissione di Vigilanza per avere risposte chiare su questo episodio, che non esitiamo a definire gravissimo”.
L’interrogazione punta a chiarire le motivazioni dietro la decisione presa durante la trasmissione e a garantire che la Rai rispetti i principi di libertà di espressione, pilastro fondamentale del servizio pubblico.
L’associazione Malatesta, in una nota e sui social, aveva denunciato l’accaduto, affermando che la richiesta è stata fatta dalla giornalista Rai Ilaria Grillini. Il rappresentante dell’associazione, rifiutandosi di invertire la maglietta per “motivi morali,” ha deciso di abbandonare il set, e l’intervista prevista è saltata. Al suo posto, Uno Mattina ha intervistato il consigliere comunale Vinciguerra.
L’associazione Malatesta aveva espresso indignazione, definendo l’episodio “l’ennesimo atto di censura” riguardo al conflitto tra Israele e Palestina. “Ci sembra assurdo che una semplice t-shirt possa mettere in crisi un servizio televisivo di promozione del nostro territorio, limitando la libertà personale,” ha dichiarato l’associazione, sottolineando come la vicenda abbia messo in discussione la libertà di espressione.
Il Movimento 5 Stelle Molise non è rimasto in silenzio. Il 27 agosto, il consigliere regionale Angelo Primiani aveva annunciato che il M5S avrebbe il caso in Parlamento con un’interrogazione rivolta alla Commissione di Vigilanza Rai. L’obiettivo è chiarire se la dirigenza Rai fosse a conoscenza dei fatti e se ritenga compatibile questo comportamento con i compiti del servizio pubblico.
“L’invitare un cittadino per poi impedirgli di commentare un’iniziativa socio-culturale per via di una maglietta è un piccolo ma significativo esempio del brutto periodo che vive la Rai e dell’insofferenza crescente in parte del Paese” aveva dichiarato Primiani, affermando che potrebbe violare l’articolo 21 della Costituzione, che tutela il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero.
La vicenda ha già attirato l’attenzione dei media locali e nazionali, e potrebbe rappresentare un test importante per la libertà di espressione nel contesto del servizio pubblico radiotelevisivo italiano. La risposta della Rai e della Commissione di Vigilanza sarà attesa con grande interesse.
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