Il molise e il vino/1

Il clima cambia anche la vendemmia: anticipo di tre settimane per la raccolta dei grappoli. I produttori: “Alta qualità ma resa ridotta”

La vendemmia 2024 in Molise è iniziata con un anticipo significativo, causato da condizioni climatiche eccezionali e da 40 giorni ininterrotti sopra i 30 gradi che hanno portato a maturazione le uve. La qualità del raccolto si preannuncia eccellente, sebbene con una resa inferiore, come confermano i produttori di Campomarino e Nuova Cliternia.

Quest’anno, in Molise, la vendemmia ha subito un notevole anticipo, con l’inizio delle operazioni avvenuto due, e in alcuni casi anche tre settimane prima rispetto al consueto. Un’anticipazione determinata da condizioni climatiche eccezionali, che hanno visto temperature costantemente elevate per oltre 40 giorni, con picchi superiori ai 30 gradi e notti tropicali che hanno accelerato significativamente la maturazione delle uve.

Pierluigi Travaglini, delle Tenute Martarosa, evidenzia come lo scenario climatico abbia effetti contrastanti sui vigneti del basso Molise. “Da un lato, nelle aree pianeggianti, l’irrigazione aggiuntiva ha permesso di mantenere le piante in buone condizioni, garantendo la piena maturazione delle uve. La situazione è un po’ diversa nelle aree collinari, dove l’irrigazione non è possibile”. Qui, come confermano i proprietari di vitigni a Guglionesi, San Martino in Pensilis e in territori non coperti da impianti di irrigazione, l’uva ha subito una parziale disidratazione, con alcune uve che non sono ancora giunte a completa maturazione. La vendemmia 2024 sarà dunque differenziata, spalmata in un arco temporale più ampio che dovrebbe concludersi entro la prima quindicina di ottobre con la vendemmia delle uve destinate ai tradizionali rossi.

Al momento i viticoltori di Campomarino e Nuova Cliternia stanno affrontando una vendemmia concentrata principalmente sui vini bianchi, tra cui Trebbiano, Chardonnay, Pinot Grigio e, nel caso delle cantine Martarosa, anche Moscato, una cui quota anche quest’anno sarà affinata in mare dopo il successo dell’esperimento dell’anno scorso. “Un nuovo lotto verrà prodotto anche quest’anno”, sulla scia della curiosità e dell’interesse generati da questo metodo unico di affinamento.

Il Molise non è una eccezione per quanto riguarda la tempistica della vendemmia: in tutta Italia la vendemmia di quest’anno registra un’anticipazione significativa, dovuta principalmente alle condizioni climatiche estreme. In diverse regioni, come la Sicilia e la Calabria, la raccolta delle uve è iniziata a metà luglio a causa della siccità, mentre in Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia la vendemmia è cominciata tra fine luglio e inizio agosto sotto lo spettro dell’altro lato del cambiamento climatico, cioè i fenomeni di maltempo estremo accompagnati da grandine che danneggia irrimediabilmente le colture. Questo andamento, descritto da Coldiretti come la vendemmia “più precoce” di sempre, ha coinvolto soprattutto i vitigni destinati alla produzione di spumanti, come Pinot e Chardonnay, ed è già evidente come si estenderà anche ai vitigni rossi nelle prossime settimane.

La buona notizia è che la produzione vinicola 2024 sembra essere di qualità ottima. “Le uve sono buonissime, con la giusta percentuale zuccherina, anche se la resa complessiva potrebbe risultare inferiore rispetto agli anni precedenti” spiega Claudio Pantalone, confermando una delle tendenze emergenti in questa stagione, ovvero la crescente preferenza del mercato, sia nazionale che internazionale, per i vini bianchi e rosati. Proprio Pantalone osserva come il gusto dei consumatori stia evolvendo, con una domanda sempre maggiore di vini meno strutturati. E Travaglini conferma: “Bere i rossi è più faticoso sicuramente con le alte temperature, quindi in estate. Ma in generale i bianchi, e soprattutto i rosati, stanno trovando un mercato sempre più aperto e favorevole”.

Parallelamente alla vendemmia, il settore vitivinicolo molisano ha ricevuto una spinta ulteriore grazie all’assegnazione di nuove autorizzazioni per impianti viticoli. L’assessorato regionale all’Agricoltura ha annunciato che oltre 56 ettari di nuovi vigneti saranno impiantati nei prossimi tre anni, come stabilito dall’elenco fornito dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. I beneficiari delle concessioni dovranno comunicare alla Regione la fruizione totale o parziale dell’autorizzazione entro 60 giorni dalla messa a dimora del nuovo vigneto. “È un importante passo avanti nella crescita del settore vitivinicolo regionale” ha dichiarato l’assessore Salvatore Micone, “che rafforza il nostro impegno nel valorizzare il territorio e le sue eccellenze. L’aumento della superficie vitata favorisce un incremento di produzione e conseguentemente permette alle aziende di raggiungere nuovi livelli di competitività sui mercati nazionali e internazionali, rispondendo efficacemente alle richieste dei consumatori e posizionando i nostri vini tra le eccellenze del panorama vitivinicolo.”

La vendemmia in Molise si concluderà probabilmente tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, quando anche le uve rosse saranno pronte per essere raccolte. Solo a quel punto sarà possibile fare una stima precisa del quantitativo di uve conferite alle cantine della regione.

Nonostante le sfide climatiche e la riduzione della resa, il settore vitivinicolo molisano si sta dimostrando resiliente. Dopo i problemi legati alla peronospora, che lo scorso anno avevano compromesso gravemente la produzione, l’anticipazione della vendemmia sembra aver permesso di preservare la qualità delle uve.

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