L’inquinamento uccide. Stamattina, 10 agosto, un cittadino ha avvistato, nei pressi del laghetto del parco comunale ‘La Penna’, una tartaruga annaspare, imbrigliata com’era in un sacchetto di plastica trasparente. È riuscita a prenderla e tirarla fuori da quella che era diventata la sua trappola. Peccato che nel sacchetto ve ne fosse anche un’altra di testuggine: e per questa non c’era ormai più nulla da fare. Probabilmente, non riuscendo a uscire, è morta asfissiata.
L’episodio ricorda ancora una volta la problematica dell’inquinamento e di come questo vada a modificare l’ecosistema e a fare ‘innocenti’ vittime. Anche molte tartarughe in mare (ma lo stesso si può dire per alter specie marine) muoiono per l’ingerimento di plastica o microplastica, che come si sa rimane nell’ambiente per moltissimo tempo, o appunto perchè rimangono imbrigliate in qualche rifiuto.
La situazione del parco comunale, il polmone verde della città, è sotto gli occhi di tutti. L’immondizia disseminata su quello che è – dovrebbe essere – un bene di tutti e a cuore di tutti non è una novità. Un sacchetto di plastica, probabilmente volato via nel laghetto, è costato la vita – stavolta – a una tartarughina. A molte altre potrebbe capitare la stessa sorte.
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