Alta marea festival

Grande serata di cinema in piazza con Rocco Papaleo, che ironizza su Molise e Basilicata: “Fatevela anche voi una Film Commission”

La serata centrale del festival cinematografico Alta Marea è stata scoppiettante e ha conquistato il pubblico numeroso di piazza Duomo. Protagonista indiscusso l’attore e regista lucano Rocco Papaleo che è intervenuto prima e dopo la proiezione del suo film ‘Scordato’. Stasera il gran finale con la gara dei corti e le premiazioni

“Perché non vieni a girare un film in Molise?”, “Fatevela pure voi, come ha fatto la Basilicata, una Film Commission, per non dire fatevi i… vostri”, con questa e altre battute tra il presentatore Marco Caldoro e l’ospite d’onore Rocco Papaleo si è aperta la seconda serata – quella centrale e probabilmente la più attesa – della quarta edizione dell’Alta Marea Film Festival.

papaleo alta marea

E ancora: “Si dice spesso che il Molise e la Basilicata hanno tanto in comune”, “Non c’è paragone! Ma non vi dico a favore di chi”. Salutato da una platea in trepidante attesa, Papaleo al fianco degli attori co-protagonisti del suo film Angela Curri (aficionada dell’Alta Marea e anche quest’anno tra i giurati) e Simone Corbisiero (che nel film veste i panni del giovane e alter ego del protagonista, Papaleo appunto) ha attraversato il ‘red carpet’ e poi è stato subito show.

Il noto attore (che nasce però, come ricordato ieri 1 agosto a Termoli, cantautore), lucano di Lauria, proprio dove si svolge il cuore del film che è una sorta di viaggio nel passato – allo stesso tempo malinconico, poetico e ironico -, ha raccontato il rapporto ‘speciale’ con la sua terra che è divenuta centrale nei suoi lavori cinematografici (Scordato è il quarto da regista). “Diciamo che mi sono preso uno spazio che era vuoto, perché se nascevo napoletano forse non sarei emerso. Un lucano invece mancava…”. Modestia, umiltà e naturalmente tanta ironia, ora sottile ora sfacciata come nello stile di Papaleo che, a seguito della visione del film in piazza, intervistato ha poi raccontato aneddoti legati al film che lo ha consacrato, quel I Laureati che l’anno prossimo compirà 30 anni e che oltre a lui ha lanciato anche Leonardo Pieraccioni.

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Sul fil rouge Molise-Basilicata tanti i siparietti divertenti cui Papaleo naturalmente non si è sottratto. “Siamo due regioni simili, piccole, diciamo poco telegeniche. Da questo deriva probabilmente la nostra umiltà, che però è un valore aggiunto. Non deve però diventare rassegnazione”.

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I suoi due giovani attori hanno svelato molto del modo di dirigere un cast proprio di Papaleo, “che ha portato il carrozzone teatrale nel cinema. È stata un’esperienza bellissima, abbiamo vissuto insieme per tutto il tempo necessario a girare il film, e anche oltre, e si è creata una vera armonia”. Lui, Papaleo – il film si chiama ‘Scordato’ perché il protagonista è un accordatore di strumenti musicali, ndr – ha parlato di ‘musicalità’, quella che cerca quando recita. “Una nota in cerca di armonia”, si afferma nel film che vede in scena anche la cantante Giorgia e che gioca molto sul legame tra musica e vita.

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E sul finale gli organizzatori del festival hanno consegnato al regista la sua chitarra, che lui ha imbracciato – “vi chiedo scusa in anticipo, io non l’avrei fatto ma non ho avuto scelta” – regalando agli astanti, ancora una volta, puro divertimento.

piazza duomo alta marea

Serata, la seconda delle tre di Alta Marea Film Festival, neanche a dirlo scoppiettante e che ha conquistato il pubblico in sala, in una scenografica sala nel bel mezzo del borgo di Termoli. E stasera, 2 agosto, per Alta Marea (che conferma sempre più la sua crescita esponenziale e di qualità) ci sarà il gran finale, con la gara dei corti e relativa premiazione e infine il concerto (l’ultimo di queste sere di arte diffusa nel paese vecchio) di Erica Mou, come sempre in Vico Tornola III.  (rm)

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