La replica

“Secondo Sottosegretario a costo zero”: il centrodestra contro il “costoso Referendum” delle oppposizioni

La maggioranza di centrodestra del Molise risponde alle accuse delle opposizioni riguardo alla modifica dello statuto regionale e all'introduzione del secondo sottosegretario, sottolineando che la norma non comporta costi aggiuntivi e criticando il referendum come uno spreco di denaro pubblico.

In Molise si accende la polemica politica sulla modifica dello statuto regionale che introduce la figura del secondo sottosegretario, incarico che dovrebbe andare a Di Baggio (nella foto). Le opposizioni, in una conferenza stampa a margine del Consiglio regionale, hanno annunciato un referendum per abrogare questa norma, accusando la maggioranza di spreco di denaro pubblico e arroganza politica. La risposta dei consiglieri di maggioranza di centrodestra non si è fatta attendere.

“Nessun compenso aggiuntivo, nessun benefit e nessuna segreteria ulteriore,” dichiarano, sottolineando che la nuova figura non peserà sulle tasche dei cittadini. “Le opposizioni invece mettono le mani nelle tasche dei molisani: il referendum costa e pure caro.” I consiglieri di maggioranza respingono le accuse di complottismo e sprechi, affermando che si tratta della solita retorica delle opposizioni. “Sulla modifica dello Statuto, abbiamo le idee chiare e queste non contemplano alcun costo aggiuntivo.”

La maggioranza ha precisato che non ci saranno benefit, indennità aggiuntive, segreterie particolari o staff per il secondo sottosegretario. Inoltre, tutti i consiglieri di maggioranza, in qualità di consiglieri delegati, hanno scelto di rinunciare a eventuali rimborsi su missioni istituzionali e ad ogni voce di costo ulteriore. “Diversamente, invece, dalle scelte delle opposizioni che hanno deciso di portare alle urne per il referendum i molisani. Un colpaccio, ai danni dei cittadini, da 500mila euro.”

Secondo la nota della maggioranza, è necessaria una “operazione verità” per informare correttamente i cittadini su quanto avvenuto dopo l’approvazione in seconda lettura della modifica dello Statuto. Riguardo all’errore procedurale nella promulgazione della legge, i consiglieri chiariscono che si è trattato di un errore già sanato, e il governatore Roberti ha dichiarato di voler approfondire le eventuali responsabilità. “Nessun complotto ordito ai danni dei molisani in spregio della democrazia e delle normative,” insistono i consiglieri, cercando di smontare l’impianto delle opposizioni.

Per quanto riguarda l’opportunità di dotarsi di un secondo sottosegretario, la maggioranza ritiene che sia una figura necessaria viste le incombenze istituzionali della Regione Molise. “Occorre fare chiarezza e smontare tutto il castello fantasioso costruito dai solerti consiglieri di opposizione che gridano allo scandalo,” aggiungono.

“Lo ribadiamo: sia per il sottosegretario sia per i consiglieri regionali delegati non saranno erogati alcun compenso aggiuntivo, alcuna indennità ulteriore, alcun benefit o rimborso spese, alcun onere per una eventuale segreteria o staff di diretta collaborazione.” La maggioranza ribadisce insomma che l’operazione è a costo zero, contrariamente a quanto affermato da Pd, M5S e Costruire Democrazia “Il referendum promosso dalle minoranze invece sì. Ed è questa l’unica verità che però è stata taciuta.”

 

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