Cronache

Da solo in bici fino a capo Nord: la folle sfida solitaria di Antonio Palangio da Frosolone

Vi raccontiamo di un'impresa in corso. Oltre 4mila chilometri senza supporti. Il messaggio di libertà e la sfida rischiosa di un molisano.

Il viaggio che aveva ‘puntato’ in compagnia di altri ciclisti costava troppo: iscrizione, assicurazioni, supporti, oltre duemila euro. Esagerati per Antonio Palangio, 58 anni da Frosolone. Fuori portata i costi, ma non certo l’idea di partire dal Molise per affrontare oltre 4mila chilometri di strade ignote, insidie, freddo e salite, fino a raggiungere il tetto del planisfero, il punto più in alto della penisola scandinava, in Norvegia: Capo Nord.
Per natura solitario e girovago, Antonio Palangio è un amante delle sfide.
Stavolta, i rischi sono alti. Fisicamente è integro, ma non ha supporti e la vista gli crea qualche problema: si è operato a un occhio a Larino, andando e tornando in bicicletta, ovviamente.

Palangio

Tre giorni fa è partito con la sua bici quasi basica, sulla canna c’è scritto Peugeot, pochi cambi, zero assistenza. Gli è stata regalata da amici che lo seguono e lo stimano. Antonio è fatto così, ama la natura, il movimento ed è refrattario al mondo convenzionale.
Ha portato con sé una piccola tenda – omaggio anch’essa di amici – ma finora non l’ha mai aperta: “Non so come si fa” ha detto all’amico Antonio Giordano via social. Nei giorni di viaggio, finora, ha dormito in campagna, poco distante dal ciglio della strada. Il gps gli ha giocato pure lo scherzetto di una direzione sbagliata, ma Antonio ha continuato a pedalare, anche su erte dalle pendenze proibitive, oltre il 13 per cento. Ha distanziato i compagni d’avventura, via via incontrati, e si è soffermato a parlare con austriaci e tedeschi. Già, perché lui padroneggia ottimamente il tedesco, e perché, in un paio di giorni, ha raggiunto Salisburgo.

Palangio

Le soste sono brevi, impiega il tempo per riposare e fare visita ai discount stranieri, altra congenita passione. Mangia una piadina al prosciutto comprati da Lidl e riparte.
Vola alto Antonio Palangio, verso Nord, nella sua folle impresa in solitaria. Folle come lui, che non ha evidentemente paura del mondo, anzi lo vede con occhi diversi. Capo Nord è lontano per tanti, in auto o in aereo. Per lui, in bici, è dietro Frosolone, sinonimo di nuovi stimoli e libertà assoluta.
Buon viaggio e tieni duro, Antonio. Una sfida oltre il limite, da non consigliare a nessuno, ma in fondo poesia per andare sempre avanti e scaldarsi, anche a Capo Nord.

Palangio
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