Ambiente

Goletta Verde presenta i dati del monitoraggio lungo le coste molisane: 2 foci su 3 sono inquinate

Su tre punti campionati il 15 luglio nelle foci dei fiumi Saccione, Trigno e Biferno, due sono risultati fortemente inquinati da batteri e uno entro i limiti di legge. In particolare, le foci dei fiumi Saccione e Biferno sono fortemente inquinate, mentre quella del Trigno mostra un miglioramento. Il problema è la depurazione. La foce del Biferno è l'osservato speciale di quest'anno per le sue criticità storiche. I dati sono stati presentati a Termoli durante una conferenza stampa con la partecipazione di rappresentanti di Legambiente e delle istituzioni locali. È stata inoltre consegnata la bandiera di “Comune amico delle tartarughe” al Comune di Montenero di Bisaccia.

Brutte notizie per le coste molisane: su tre punti campionati da Goletta Verde di Legambiente il 15 luglio, lungo le foci dei fiumi Saccione, Trigno e Biferno, ben due sono risultati fortemente inquinati e uno entro i limiti di legge. Il problema è legato ai batteri di escherichia coli e enterococchi intestinali, trovati fino a 8 volte la ‘norma’ e dunque deriva da un cattivo sistema di depurazione legato agli impianti dei comuni.

I prelievi sono stati effettuati alla foce del fiume Saccione, punto campionato per la prima volta nel comune di Campomarino, risultato fortemente inquinato; alla foce del fiume Biferno, risultato anch’esso fortemente inquinato; e alla foce del fiume Trigno, nel comune di Montenero di Bisaccia, risultato entro i limiti, migliorando rispetto allo scorso anno quando era risultato fortemente inquinato.

Il fiume Biferno, per le sue criticità, è anche l’osservato speciale di quest’anno di Goletta Verde. Gli “osservati speciali”, categoria prevista in questa edizione da Legambiente, sono quei punti storicamente critici per i quali Legambiente ha deciso di ripetere i prelievi anche nei mesi che precedono il passaggio della campagna, a supporto della fotografia scattata nei mesi estivi. La foce del Biferno è stata campionata da Goletta Verde fino al 2019, risultando sempre oltre i limiti di legge. Dopo qualche anno e a seguito di segnalazioni ricevute dai cittadini, Legambiente è tornata ad analizzare questa foce, confermando la presenza di inquinamento anche nei campionamenti effettuati negli scorsi mesi.

I dati sono stati resi noti questa mattina nel corso della conferenza stampa organizzata a Termoli, alla presenza di Andrea De Marco, presidente di Legambiente Molise, Alice De Marco, portavoce di Goletta Verde, Valeria Papili, del comitato scientifico di Legambiente Molise, Giuseppe Panico, Comandante della Capitaneria di Porto di Termoli, Fiorenza Del Borrello, assessore all’ambiente del Comune di Montenero, e Marco Paolilli Treonze, responsabile del Coordinamento dell’Area 3 – CONOU.

 

goletta verde

Durante la conferenza, all’assessore Fiorenza Del Borrello è stata consegnata la bandiera di “Comune amico delle tartarughe” per l’impegno dell’amministrazione nell’aderire all’omonimo protocollo, parte del progetto Life Turltlenest cofinanziato dal programma Life dell’Unione Europea, finalizzato alla tutela dei nidi di tartaruga marina in Italia, Spagna e Francia.

“Siamo contenti del miglioramento delle analisi alla foce del Trigno,” dichiara Andrea De Marco, presidente di Legambiente Molise. “Resta invece critica la situazione alla foce del fiume Biferno, storicamente risultato sempre inquinato, e questo ci fa capire che serve intervenire sulle cause di questa mala depurazione. Il Biferno, tra l’altro, è stato oggetto di un contratto di fiume realizzato nell’ambito del Life Nat.Sal.Mo., documento che potrebbe aiutare ad affrontare tali problematiche ma che è rimasto chiuso nei cassetti della Regione Molise. Ci preoccupa anche la foce del Saccione: la costa sud della regione ha grosse problematiche di depurazione. Da qui provengono molte delle segnalazioni che abbiamo ricevuto da cittadini preoccupati per situazioni visibilmente critiche. Auspichiamo un intervento delle istituzioni.”

“Nel nostro viaggio lungo le coste italiane abbiamo potuto constatare come le foci dei fiumi siano quasi sempre i punti da attenzionare per quanto riguarda la depurazione delle acque reflue,” dichiara Alice De Marco, portavoce di Goletta Verde. “Per non incorrere in nuove sanzioni dalla Comunità Europea dobbiamo efficientare il sistema di depurazione italiano. Sono 142 i milioni che tutti noi abbiamo già pagato in bolletta per la mancata conformità alla Direttiva Acque Reflue, e, se non corriamo ai ripari, questo numero aumenterà.”

FOCUS DEPURAZIONE

Quest’anno ricorrono i trent’anni della Legge Galli che, nel 1994, rivoluzionò l’organizzazione del servizio idrico integrato, prevedendo una gestione unitaria e integrata per l’insieme dei servizi di captazione, adduzione e distribuzione di acqua per usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue. La depurazione resta uno dei tasti dolenti nel nostro Paese, con 910 agglomerati per i quali sono state rilevate situazioni di non conformità ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue (91/271/CE). Secondo gli ultimi dati disponibili del MASE (dicembre 2023), in Molise c’è un solo agglomerato in procedura di infrazione, quello di Ururi. 

Nel PNRR sono stati individuati interventi di ammodernamento delle reti fognarie italiane e di adeguamento dei sistemi di depurazione che andranno, in parte, a sanare queste non conformità e a costruire nuove infrastrutture ove mancavano. Il decreto ministeriale del 9 agosto 2023 individua 176 progetti che riceveranno il finanziamento dei fondi stanziati. Per la regione Molise sono 5 gli interventi ammessi a finanziamento.

Goletta Verde, giunta alla 38esima edizione, pone l’attenzione su diverse tematiche estremamente attuali come la depurazione, la lotta alla crisi climatica, la salvaguardia della biodiversità e la lotta alle illegalità. L’eolico off-shore sarà ancora una volta protagonista di alcune tappe per porre l’attenzione sulle energie rinnovabili e la transizione energetica, perché senza l’energia prodotta dal vento sarà impossibile raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.

Partner principali della campagna sono: ANEV, CONOU, Novamont e Renexia, con la media partnership de La Nuova Ecologia. Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, sostiene da anni la campagna estiva di Legambiente, nella convinzione che sia assolutamente necessario agire collettivamente per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Con la sua attività di raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati, il CONOU è un esempio di eccellenza di economia circolare, non solo in Italia, ma in Europa.

“Il CONOU da 40 anni raccoglie l’olio usato fino all’ultima goccia, perché rispettare l’ambiente significa poter garantire il futuro ai nostri figli prima che a noi stessi. Questa mission ci accomuna da sempre a Legambiente e ai suoi meravigliosi giovani volontari e volontarie,” ha affermato Marco Paolilli, Responsabile CONOU Coordinamento Area Centro Sud. “L’olio usato va raccolto tutto e rigenerato tutto; per questo stiamo dedicando una maggiore attenzione anche ai porti turistici, offrendo ai diportisti la possibilità di consegnare l’olio usato del loro motore in modo agevole e ordinato, in cooperazione con le autorità preposte. Il CONOU ha un duplice obiettivo: raccogliere e rigenerare, e fa da esempio all’Europa e a tutte le economie circolari nascenti di altre filiere di rifiuti.”

Il monitoraggio scientifico

I prelievi di Goletta Verde vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si occupa della loro formazione e del coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai chilometri di costa di ogni regione.

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