Numeri e deroghe

La ‘mazzata’ sulla sanità: Emodinamica Isernia e Punto Nascite Termoli a serio rischio. “Senza Decreto Molise perdiamo tutti”

Il primo - finora unico - a parlare è il sindaco Castrataro che impallina la cosiddetta filiera istituzionale e si interfaccia subito con il presidente della Conferenza dei Sindaci annunciando una prossima seduta in cui aranno invitati, tra gli altri, la struttura commissariale e i vertici Asrem. Intanto c'è chi ricorda l'opzione - di cui tanto si è parlato nella scorsa campagna elettorale per le regionali - Decreto Molise per ottenere deroghe ed evitare tagli che a questo punto sembrano sempre più concreti. "Salvo ingaggiare una battaglia che ci deve vedere, però, tutti uniti. Non va strumentalizzata politicamente", così il presidente del Comitato San Timoteo

Una delle tre emodinamiche e uno dei tre punti nascite contemplati dall’attuale rete ospedaliera molisana è a rischio. I nomi e cognomi già si fanno, sono chiari dunque a tutti: l’Emodinamica del Veneziale di Isernia, da una parte, e il Punto Nascite del San Timoteo di Termoli, dall’altro, sono sulla graticola.

La notizia riportata dal QuotidianodelMolise, e confermata da più parti, ha rimesso in allarme chi ha a cuore (dovremmo averla tutti, ndr) la sanità molisana. Sanità che vive delle oggettive difficoltà e che soprattutto sconta la tagliola del cosiddetto Decreto Balduzzi (e per quanto riguarda il punto nascite il decreto Lorenzin) per via dei suoi ‘piccoli’ numeri. I commissari, Marco Bonamico e il suo sub Ulisse Di Giacomo, “ci hanno provato”. La bozza, inviata ai Ministeri competenti, del nuovo Pos, il programma operativo sanitario che in pratica organizza la rete ospedaliera per il triennio 2023-2025, di recente è stato ritirato. Nessuna spiegazione ufficiale. Ma – per chi sa leggere tra le righe – qualcosa si intuiva. Qualcosa che era nell’aria e che forse si è tenuta nascosta (vista anche la vicinanza delle elezioni, secondo un metodo poco trasparente e poco attento ai diritti dei cittadini-elettori che ormai rischia di diventare consuetudine). Per irrompere ora.

L’unico finora a parlarne, scrivendo sui social, è il sindaco di Isernia Piero Castrataro che nei mesi scorsi – quando la ‘sua’ emodinamica si sospettava a forte rischio – ha partecipato a una manifestazione di piazza. Le rassicurazioni del Governatore Roberti sono arrivate in vari momenti fino a quando il Pos – approvato dalla struttura commissariale ma che doveva ancora passare al vaglio del tavolo tecnico a Roma – è circolato. “Salva Emodinamica”, sospiro di sollievo per tutto l’Alto Molise, insomma. Le sue, quelle del primo cittadino di Isernia, sono parole piuttosto dure: “Il Tavolo Tecnico ministeriale avrebbe ‘richiamato’ la struttura commissariale al rispetto del DM 70/2025 per quanto riguarda la riorganizzazione della rete ospedaliera. Questo vuol dire, verosimilmente, inesorabili tagli.
La preoccupazione è forte, la salvaguardia dell’Emodinamica dell’ospedale di Isernia è nuovamente a rischio. I meri calcoli ragionieristici continuano a prevalere sulle reali esigenze del territorio molisano”.
Poi l’affondo politico: “Incredibile immaginare che si debbano fare ulteriori passi indietro e tornare sulle decisioni prese alla luce di una tanto decantata ‘filiera istituzionale’che finora, duole dirlo, non ha prodotto nessun risultato concreto, specie in materia di tutela del diritto alla salute.
Cosa faranno ora, per difendere i nostri diritti, Istituzioni regionali e Parlamentari molisani ‘amici’ del Governo centrale?
In attesa di conoscere la risposta a questa domanda, mi sono confrontato con il Sindaco di Agnone, Daniele Saia, per programmare con urgenza una seduta della Conferenza dei Sindaci, di cui è Presidente.
Saranno invitati, tra gli altri, la struttura commissariale, i vertici Asrem e tutti i rappresentanti istituzionali interessati.
I molisani meritano di conoscere la verità e di avere risposte chiare sul futuro della sanità”.

 

Sul Punto nascite di Termoli – che ricordiamo essere sub-judice – pure i Commissari del Molise hanno provato a ‘salvarlo’ indicandolo ancora come uno dei tre (gli altri sono al Cardarelli e al Veneziale) della rete sanitaria pubblica molisana. Ma il punto nascite, pure recentemente potenziato e che dovrebbe – ma il condizionale è quanto mai d’obbligo – avere un nuovo acquisto importante, il dottor Luciano Biondelli, sconta il fatto di avere una quota ben al di sotto dei 500 parti l’anno previsti appunto dal Balduzzi.

Sono dunque l’emodinamica di Isernia e il punto nascite del San Timoteo gli indiziati numero uno. Per quanto riguarda l’emodinamica di Termoli il servizio è stato potenziato e da poco è divenuto Unità operativa complessa dacchè era semplice. Quindi dovrebbe essere fuori dalla tagliola.

“Senza Decreto Molise non c’è molto da sperare”, così il presidente del Comitato San Timoteo Nicola felice che ribadisce come quella – di natura legislativa – sia l’unica strada da percorrere. Rinnova, pertanto, l’appello alla delegazione parlamentare molisana – ma anche ad altri soggetti, politici ma anche sindacali – a chiedere con forza quello che sarebbe l’unico modo per la nostra regione di ottenere deroghe.

 

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