Clima

Emergenza siccità e caldo, il Molisano Centrale non basta: in funzione il potabilizzatore del Liscione

Il potabilizzatore di Ponte Liscione attivato per uso domestico, ma la dispersione idrica delle condotte e l’usura delle reti colabrodo impongono misure di razionamento e l'urgenza di interventi strutturali sulle reti

Il Molise sta attraversando una grave crisi idrica, aggravata dall’ondata di caldo estremo che ha colpito la regione. Come era stato anticipato qualche settimana fa, si è deciso di ricorrere al potabilizzatore dell’impianto di Ponte Liscione, attivato di recente per uso domestico oltre che per scopi irrigui. Ma la domanda è alta, la regione si popola di turisti, la costa in modo particolare quadruplica le sue presenze e la conseguenza è che è l’acqua, malgrado il potenziamento della fornitura, non basta.

Tanto più in un momento critico sul fronte delle temperature, con il capoluogo Campobasso e altre zone del Molise segnate da bollino rosso fino a domani, venerdì, come indicato dal Ministero della Salute. Le condizioni estreme rappresentano un serio rischio per la salute, soprattutto per anziani, bambini piccoli e persone con malattie croniche.

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Per far fronte alla scarsità d’acqua in Molise, in un periodo di siccità che interessa tutto il sud Italia, l’azienda speciale Molise Acque ha rimesso in funzione il potabilizzatore del Liscione. Questo impianto sta supportando l’acquedotto Molisano Centrale, migliorando la fornitura idrica nella zona costiera e nell’entroterra. L’attivazione, programmata settimane fa dal presidente Stefano Sabatini, permette di utilizzare le risorse dell’invaso artificiale anche per le utenze domestiche e non solo per l’irrigazione dei campi.

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Intanto cresce il numero dei comuni del Molise i cui sindaci hanno adottato misure di risparmio idrico e di razionamento dell’acqua. In alcune località, l’erogazione viene interrotta durante la notte, ma in certi casi succede anche durante il giorno. A Montenero di Bisaccia, ad esempio, il sindaco ha informato che, a causa della crisi idrica, “l’acqua potabile sarà sospesa dalle 11 di questa mattina fino alle 19 di questo pomeriggio. “A seguito della crisi idrica in atto, dei controlli costanti effettuati sui serbatoi comunali e della riscontrata diminuzione del flusso idrico in entrata che sta determinando un sensibile abbassamento dei livelli di scorta, si informa che sarà sospesa l’erogazione di acqua potabile su tutto il territorio comunale a partire dalle ore 11 circa di oggi, alle ore 19 circa di questo pomeriggio (giovedì 18 luglio”.

Problemi simili potrebbero verificarsi anche durante la notte e in numerosi altri centri, inclusi quelli in provincia di Isernia.

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Nonostante l’erogazione idrica, i residenti spesso non riescono a utilizzarla a pieno a causa della bassa pressione. Stefano Sabatini ha ribadito che la rete idrica presenta un livello di dispersione eccessivo, rendendo difficile raggiungere una pressione adeguata e ha sottolineato la necessità di interventi urgenti sulle reti per evitare che ogni sforzo venga vanificato. La dispersione, che in alcuni casi raggiunge quasi il 50%, richiede interventi strutturali sulle reti idriche molisane e sulle condotte comunali. La pressione spesso non è quella che servirebbe. Anche questo, ha spiegato Sabatini, è colpa della rete colabrodo. “La troppa dispersione rende difficile poi raggiungere la giusta pressione. L’ho detto più volte e lo ribadisco: è fondamentale intervenire con urgenza sulle reti, altrimenti ogni sforzo che mettiamo in campo rischia di essere vanificato”.

L’emergenza idrica richiede interventi immediati e strutturali per migliorare l’efficienza della rete idrica e garantire un approvvigionamento idrico adeguato per tutti i residenti. Solo attraverso un’azione coordinata e tempestiva sarà possibile affrontare efficacemente la crisi in corso e mitigare gli effetti devastanti della siccità e del caldo estremo sulla popolazione, che si annunciano come fenomeni sempre più massicci alla luce del cambiamento climatico in atti.

 

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