Dopo il passaggio in consiglio

Palazzo San Giorgio e la ‘fuga’ di Antonio Madonna, Niro duro: “Strafottenza politica, cittadini ‘truffati”

All'incontro con il segretario regionale dei Popolari era presente anche Aldo De Benedittis, i consiglieri eletti a Termoli con l'assessore Barile, Luana Occhionero e Angelo Marinucci. Tutti d'accordo con la posizione di Vncenzo Niro

“Non potevamo risolvere la questione con un comunicato stampa sia pure articolato: ho ritenuto doveroso chiamarvi tutti perché quella che si è consumata venerdì mattina nel primo Consiglio comunale a palazzo San Giorgio è una delle pagine più tristi nella storia della politica del capoluogo”.
Non ha peli sulla lingua il Segretario regionale dei Popolari per l’Italia, Vincenzo Niro, che ha tenuto oggi pomeriggio una conferenza stampa per commentare il clamoroso passaggio dall’altra parte della barricata di Antonio Madonna (uscito appunto con i voti dei Popolari) e Giovanni Varra (Fratelli d’Italia) passato pure lui dalla parte del neo sindaco Maria Luisa Forte, ottenendo in cambio la Presidenza dell’assise.
Al tavolo con Niro ci sono gli altri Popolari eletti in Consiglio (Pina Bozza e Alessandro Pascale, assente giustificato Salvatore Colagiovanni). Ma ci sono anche i quadri dirigenti del partito, tra gli altri gli  ‘isernini’ Claudio Falcione ed Enzo Di Luozzo la consigliera provinciale Anna Pollace e anche i ‘termolesi’ di Diritti e Libertà, con il Vicesindaco di Termoli Michele Barile e Luana Occhionero e Angelo Marinucci dei Popolari. In sala anche diversi amministratori, tra i quali il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi.
E ancora ci sono il candidato sindaco sconfitto al ballottaggio Aldo De Benedittis, e quasi tutti i consiglieri non eletti dei Popolari, quelli che hanno tenuto fede al programma sposato durante la campagna elettorale.
riunione popolari niro
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Niro ha convocato tutti e tutti hanno espresso disapprovazione per la questione dei due transfughi, ovviamente quello che fa più discutere, perché è avvenuto in ‘casa’, è quello di Madonna: “Il quale fino alla sera prima – ha proseguito Niro  – non aveva espresso alcun posizione di contrapposizione, anzi. Tutto è successo di notte. C’è stata una svendita del patrimonio del centrodestra, con i cittadini che avevano appoggiato un soggetto ma che poi sono stati ripagati con un atto di strafottenza politica”. Per Niro i cittadini sono stati ‘truffati’ nella loro volontà di appoggiare il centrodestra. “Un atteggiamento da condannare da parte di chi ha ‘usato’ il partito, condividendone il programma, poi a sua volta condiviso da tutto il centrodestra.
“Sono stato personalmente alla serata di presentazione del candidato in questione, oggi chiedo io scusa ai cittadini che lo hanno votato con i ‘Popolari’ e ora se lo ritrovano praticamente tra Pd e 5 Stelle. Un paradosso, se si considera pure che la Forte, per avere la maggioranza, farà di fatto affidamento su un ex Lega di Salvini, Antonio Madonna, appunto.  Sono i giochi della politica di oggi, giochi per Niro proibiti: “Sì – conferma – sono queste le operazioni che allontanano la gente dalla politica, le situazioni assolutamente incomprensibili che spiazzano tutti e non ti fanno credere nei veri valori della politica”.
A rincarare la dose – dopo l’intervento di Niro – sono intervenuti Aldo De Benedittis e Nico Balice. L’avvocato ha parlato “vergogna e di persone che avevano sottoscritto un programma e giurato fedeltà al progetto del centrodestra. Saranno i cittadini a giudicare il loro comportamento. La politica è sempre più una mera spartizione di poltrone, come sta confermando il centrosinistra in pochi giorni di lavoro.”. Il neo vice sindaco di Termoli ha aggiunto: “C’è stata una mancanza di rispetto nei confronti dei colleghi di partito e della coalizione. La mia solidarietà ad Aldo De Benedittis”.
Le conclusioni ancora a Niro che ha sintetizzato così: “Siamo partiti da questo stesso tavolo  (quello della sala riunioni della sede dei ‘Popolari’ a Campobasso, ndr) il 23 marzo proponendo un programma che abbiamo portato in giro per quartieri e contrade. Eravamo tutti insieme, poi qualcuno ha pensato di bypassare il voto del popolo con un atto di strafottenza politica e una vendita a costo zero per la controparte”.
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