Campobasso

L’era Forte al secondo step: Esposito (FI) tende la mano, Colagiovanni si aggira come un’anima in pena

Seduta straordinaria questa mattina dell’assise di Palazzo San Giorgio: la Lega chiede due ore di sospensione, Fratelli d’Italia attacca il presidente Varra. In aula c’è anche De Benedittis. Eletta la Commissione elettorale.

C’era attesa per questo secondo consiglio comunale dell’era Forte. E non solo per le probabili (ipotesi che poi non si concretizza) comunicazioni attinenti alcune deleghe che sono ancora ‘sospese’. In aula, questa mattina, la minoranza (che fino alla settimana scorsa era maggioranza ma in minoranza) è al gran completo: c’è anche il candidato sindaco sconfitto al ballottaggio, Aldo De Benedittis, che ha preso posto accanto al consigliere di Fratelli d’Italia Mario Annuario.

Accanto alla sindaca alcuni dei suoi assessori: il 5 Stelle Cretella, il civico Colucci (che è anche suo vice), la dem Bibiana Chierchia e la civica Adele Fraracci. Dietro, sui banchetti laterali (ma ovviamente non per castigo) il dem Trivisonno, il consigliere straniero e il verde Maio.
Dopo l’appello, la richiesta della minoranza di centrodestra che, nel corso della prima assise dell’era Forte ha perso i consiglieri Varra e Madonna: è stato il leghista Alberto Tramontano a chiedere un paio d’ore di sospensione dei lavori per verificare, assieme ai gruppi, alcune procedure rispetto all’ordine del giorno che oggi è al vaglio dell’aula di Palazzo San Giorgio. Nei fatti l’argomento in agenda è la nomina della Commissione elettorale. Ergo, si presume, si è trattato di definire le indicazioni di voto per i consiglieri da eleggere in seno all’organismo consiliare temporaneo.

consiglio comunale Cb

La richiesta è stata illustrata dal collega Francesco Pilone che non ha mancato di lanciare strali al suo ex compagno d’avventura – e campione di preferenze – Giovanni Varra: eletto nella tornata di inizio giugno con Fratelli d’Italia (il più votato), venerdì scorso il consigliere supervotato nel centrodestra ha sorpreso tutti quando si è presentato in aula assieme al collega Madonna. L’assise lo ha eletto presidente del Consiglio comunale con i voti della maggioranza di centrosinistra e quello del suo collega dei Popolari che ha scelto di sostenere la nuova amministrazione attraverso la creazione di un gruppo consiliare ad hoc, Campobasso Viva.

Decisioni che hanno alimentato il fuoco delle polemiche e alzato di qualche grado la temperatura già torrida di Palazzo San Giorgio.
“Mi fa specie chiamarlo presidente”, la punzecchiatura di Pilone affatto raccolta dal presidente Varra che, con il corretto spirito istituzionale, ha proseguito i lavori disponendo, dopo la votazione per appello nominale, la sospensione fino alle 11.30.

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ORE 11.38: alla ripresa dei lavori, il consigliere eletto con Forza Italia, Domenico Esposito, richiama la presidenza al rispetto del regolamento e quindi alla corretta ricezione, da parte dei consiglieri comunali, degli atti collegati agli argomenti in discussione. “Serve a tutti, per evitare pressapochismo – spiega dai banchi della minoranza -: Presidente le chiedo anche, visto che questo avvio di consiliatura è anomalo, la possibilità di rivolgere un saluto all’aula visto che nei fatti questo è il primo Consiglio”.
Il presidente Varra si consulta con il segretario ma si passa subito all’argomento in agenda e cioè la nomina della Commissione elettorale che si compone di 3 membri effettivi (e 3 supplenti), eletti a scrutinio segreto in due distinte votazioni. Servono almeno tre voti favorevoli (ogni consigliere può esprimere una sola preferenza). La sindaca non partecipa per legge.

ORE 11.56: gli scrutatori (Viola, Madonna e Annuario) iniziano lo spoglio. Eletti Alberto Tramontano (Lega) che incassa 15 voti, Giovanna Viola (Pd) che riceve 9 preferenze e Vincenzo De Iasio (Cantiere Civico) che riceve sei preferenze. In qualità di componenti supplenti, alle 12.15, dopo altra votazione sempre a scrutinio segreto, risultano eletti Antonio Vinciguerra (5 Stelle) con 7 voti, gli stessi incassati da Antonella Trivisonno (Cantiere civico) mentre 15 voti per Stefania Di Claudio (FdI).
Al consigliere di Forza Italia, Domenico Esposito, vengono concessi due minuti, anche se il regolamento non lo prevede.
“Grazie della concessione, non posso esimermi dal salutare l’Aula, sono emozionato come 5 anni fa ma anche deluso. Quando si chiude competizione elettorale – spiega il consigliere di minoranza – inizia nuova fase, rispetto alla quale ho uno slogan dalla precedente consiliatura: proposte anteposte alle proteste. Nello spirito di collaborazione dobbiamo portare in quest’aula le istanze degli elettori. Ho chiesto il voto promettendo fare il possibile per migliorare la vita in città, continuerò a farlo: questa assise è emblema della partecipazione civica, frutto della libertà conquistata dai nostri padri e costata la vita a molti che oggi voglio ricordare. Grazie a quella libertà possiamo esercitare percorso della democrazia. Ringrazio chi ha contribuito alla nostra presenza in quest’aula, tutti quelli che continueranno a fare politica per il bene di quest’aula. E anche il nostro candidato sindaco, Aldo De Benedittis, per lo sforzo e l’impegno. Ma anche auguri alla nuova giunta che ha fatto sintesi anche con i competitor. Spero vogliate farlo anche con noi: saremo partecipi ma sempre attenti oppositori laddove le idee non dovessero essere per il bene della città”.

Insomma, Esposito – in continuità con quanto affermato a margine della vittoria della sindaca Forte e con la prospettiva dell’anatra zoppa (che venerdì scorso è guarita…) tende la mano nella possibile condivisione di programmi e idee per la città. Mentre le immagini della diretta streaming immortalano Salvatore Colagiovanni come un’anima in pena che si avvicina alla presidenza, agli assessori.

Al momento, come da decreto sindacale 44 del 12 luglio, al vicesindaco Pietro Colucci sono state assegnate le deleghe a Urbanistica, Lavori Pubblici, Programmazione e contributi, Edilizia scolastica e la ‘patata bollente’ della riperimetrazione Lucarino oltre alla competenza sulle contrade. All’assessore Adele Fraracci assegnata la delega Cultura, Centro Storico – Bor- go Murattiano, per la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, iniziative ed attività culturali; all’assessore Angelo Marcheggiani le Politiche sanitarie, della diversabilità, il contrasto alle disuguaglianze, le pari opportunità, la valorizzazione del presidio ospedaliero Cardarelli nell’ottica di una maggiore con l’Università del Molise, il Responsible e le altre strutture sanitarie presenti e/o da realizzare nelle periferie (case della salute).
Mancano all’appello quindi le deleghe da conferire Bibiana Chierchia, Simone Cretella, Giose Trivisonno e Mimmo Maio.
E qui i bookmakers sono pronti a scommettere che il pentastellato Cretella potrebbe incassare la delega alla Polizia Municipale ma in un’ottica di profonda revisione di quelle conferite nel corso della passata consiliatura.
Ma resta sullo sfondo la possibilità che ci siano altre novità, per rafforzare l’amministrazione Forte che al momento ha la maggioranza. Anche se per soli 2 voti.

 

 

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