Nel presentare le linee programmatiche del suo mandato, il neo sindaco di Termoli, Balice, ha esordito con un augurio di buona fortuna rivolto a se stesso e alla comunità: “A me stesso e a voi. Tutti dobbiamo lavorare per bene città”. Ha ringraziato con entusiasmo la ‘sua’ Termoli, che gli ha conferito un consenso grandioso. “Termoli ha bisogno di tutti noi, di un impegno comune”, ha affermato Balice, sottolineando come nei prossimi cinque anni la città dovrà diventare un volano per tutto il Molise, con tutti i settori che devono camminare insieme.
Il punto centrale del suo discorso è stato la gestione del territorio, considerato fondamentale per il futuro della città. “Il nostro futuro non può prescindere da una gestione oculata del territorio”, ha dichiarato Balice, ripetendo più volte la parola “sostenibilità”. Ha fatto riferimento alla continuità rispetto ai cinque anni precedenti, quando faceva parte della Giunta Roberti (nominato assessore all’Urbanistica dal reggente Ferrazzano, ndr), ma ha sottolineato la necessità di un cambiamento culturale. “Ce lo chiedono le generazioni future, i nostri ragazzi vogliono vedere parchi, non palazzi”, ha detto con fermezza.
Le linee programmatiche sono state presentate in un documento di 52 pagine, che Balice ha scelto di non elencare nel dettaglio durante il suo discorso. Tuttavia, ha ribadito i quattro pilastri che hanno caratterizzato la sua campagna elettorale: efficienza, innovazione, sostenibilità e comunità. “Essere celeri nel rispondere ai bisogni dei cittadini”, ha spiegato, “Tutti insieme dobbiamo camminare nella stessa direzione per portare Termoli dove merita”. Ha insistito sul fatto che le nuove generazioni chiedono verde, non edifici.
“Invece di palazzi, Termoli ha bisogno di verde, di piste ciclabili, di servizi e di crescere per essere più bella e più sostenibile”, ha aggiunto Balice. Per un’amministrazione di centrodestra, peraltro con una larghissima maggioranza, che storicamente ha “steso i tappeti rossi” sotto i piedi dei costruttori, questo è apparso quasi come un discorso rivoluzionario, e forse non atteso. Anche la minoranza è rimasta stupita, ascoltando le parole di Balice. Il sindaco ha delineato una visione chiara e ambiziosa per Termoli, improntata a un cambiamento culturale verso la sostenibilità e la gestione oculata del territorio, rispondendo così alle aspettative dei giovani e della comunità tutta.
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