La sindaca di Campobasso, Marialuisa Forte, ha emesso un’ordinanza il 3 luglio che vieta l’utilizzo di acqua potabile per usi impropri fino al prossimo 15 settembre. Questa misura è stata adottata per contrastare la crescente emergenza siccità, che minaccia anche una città come Campobasso, tradizionalmente priva di problemi di approvvigionamento idrico, ma con reti comunali segnate dal rischio dispersione.
L’ordinanza vieta l’uso di acqua potabile per l’irrigazione di giardini, prati e orti, il riempimento di piscine o invasi, il lavaggio di autovetture e altri usi simili. Tuttavia, per le attività orticole cittadine, l’irrigazione resta consentita mediante l’utilizzo di acqua proveniente da pozzi, sistemi di accumulo di acqua piovana o, in assenza di tali sistemi, attraverso metodi di irrigazione “a goccia” esclusivamente dalle 19 alle 21. Sono escluse dalle limitazioni le attività di irrigazione di alberature pubbliche, parchi, giardini e viali cittadini di recente impianto.
L’ordinanza specifica che per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative che variano da 25 a 500 euro, salvo che il fatto non costituisca reato più grave. Queste misure evidenziano la necessità urgente di risparmiare acqua e gestire le risorse idriche con maggiore attenzione, anche in una città come Campobasso.
Si tratta di misure di risparmio dell’acqua che si inseriscono in un contesto di cambiamenti climatici che rendono sempre più frequenti e gravi le situazioni di siccità. Le reti idriche comunali, spesso datate e soggette a dispersione, richiedono interventi di manutenzione e modernizzazione per ridurre le perdite e garantire un uso efficiente dell’acqua disponibile. La collaborazione dei cittadini è fondamentale per affrontare questa emergenza e garantire la disponibilità di risorse idriche per tutti.
commenta