Il dubbio

Jovine perde dirigente amministrativo, Praitano: “Colpo alla città di Campobasso sacrificata per salvare Termoli e Venafro?”

Durissimo l'assessore comunale all'Istruzione sulla decisione assunta ieri dalla dirigente dell'Ufficio scolastico regionale Chimisso di sopprimere la scuola Jovine "strategica dal punto di vista sociale. Totale disinteresse delle nostre istanze". Netta contrarietà è stata espressa anche dal sindacato della scuola Cgil, L'USR chiarisce: "Non è stata tolta nessuna autonomia, si è solo deciso di accorpare il DSGA, figura tecnica amministrativa interna, che è cosa diversa dal DS"

L’assessore comunale all’Istruzione Luca Praitano contesta aspramente la decisione della dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Maricetta Chimisso di sopprimere l’autonomia dell’istituto campobassano Jovine. In realtà l’Usr precisa che non viene tolto il dirigente scolastico, e dunque l’autonomia, ma il DSGA, figura di dirigente amministrativo, che è cosa diversa.
Questo quanto afferma Praitano. “Il decreto dirigenziale di ieri, 20 maggio, ha di fatto ‘cancellato’ la scuola di via Friuli Venezia Giulia (infanzia, primaria e secondaria di primo grado), “un istituto storico e strategico dal punto di vista sociale per la città di Campobasso”.
La Jovine è il cuore del quartiere popolare San Giovanni, una scuola che svolge una funzione di aggregazione per bambini e ragazzi che, sia chiaro, continueranno sì ad avere il loro edificio ma con una organizzazione differente.
Praitano
“A memoria di chi vive la scuola in questa regione- ha detto ancora l’assessore Praitano -, mai un dirigente dell’Usr è entrato così a gamba tesa sull’aspetto organizzativo della scuola. Siamo certi sia solo un caso che la dottoressa Chimisso solo dopo essersi dimessa dalla segreteria del Partito Democratico sia stata incaricata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per guidare l’Usr Molise. Tuttavia la gestione di tutta la partita del dimensionamento scolastico avvenuta qualche mese fa, a seguito delle discussioni che hanno animato assemblee pubbliche comunali e provinciali, lascia trasparire da parte dell’Usr totale disinteresse delle istanze promosse dall’Amministrazione comunale in tutte le sedi”.
La riorganizzazione delle scuole, coi tagli delle presidenze, è stata anche al centro di battaglie legali in questi mesi. Emblematico il caso di Ripalimosani che dopo aver avuto ragine dinanzi al Tar (evitando lo smembramento dell’istituto Dante Alighieri) è in attesa della decisione del Consiglio di Stao a cui il Ministero dell’Istruzione ha fatto ricorso.
“La politica ha la competenza per decidere del futuro della scuola – queste le parole dell’esponente del Movimento 5 Stelle -, pertanto la scelta di sopprimere un istituto storico e strategico dal punto di vista sociale per la città non deve essere di chi detiene un ruolo tecnico, in barba e senza il minimo rispetto degli interessi dei cittadini campobassani. Ci chiediamo se possa essere un caso che abbiano cancellato tre istituzioni scolastiche di cui 2 a Campobasso (Jovine e Pilla, ndr) e 1 a Ripalimosani, senza toccare nessuna di quelle insistenti sui territori di Termoli e Venafro.  Inoltre, ci domandiamo se il centrodestra che si candida a governare la città di Campobasso insorgerà di fronte a questo abuso oppure si piegherà supinamente a una gestione politica che isola e penalizza ancora una volta il capoluogo molisano”.

Chiede la revoca del provvedimento e l’apertura di un tavolo di confronto sindacala la Flc Cgil.

“Appare evidente – scrive il sindacalista Pino La Fratta – che tale provvedimento possa essere considerato un anticipo di dimensionamento. Nelle premesse del provvedimento in questione la dirigente titolare dell’Usr Molise, infatti, riporta un parere formulato dalla Provincia di Campobasso che evidenzierebbe la necessità di privilegiare il mantenimento del presidio scolastico nelle aree interne e nei territori montani e terrebbe conto delle linee di indirizzo della Giunta regionale in materia di dimensionamento scolastico, evidenziando pertanto espressamente la volontà di deliberare in tale ambito. Peccato però che la competenza a decidere in materia di dimensionamento è della Regione e non dell’Usr!

A tal proposito, ricordiamo che la Regione Molise, avvalendosi della possibilità prevista dal decreto milleproroghe 2024, ha disposto un piano di dimensionamento che prevede la soppressione di sole due istituzioni scolastiche (non tre), e che non risulta di competenza dell’Ufficio Scolastico Regionale “sopprimere” direzioni generali dei servizi amministrativi, né anticipare futuri dimensionamenti, dovendosi limitare solo a dare attuazione al piano di dimensionamento approvato dal Consiglio regionale con delibera n. 1 del 4 gennaio 2024; individuando solo la sede da attribuire a reggenza e non destinare a mobilità o nomina in ruolo per l’a.s 2024/25, previa predisposizione di criteri sui quali sarebbe stato opportuno aprire un confronto sindacale con le organizzazioni sindacali.

Ciò non è avvenuto, mentre la notizia della soppressione della direzione dei servizi amministrativi, oltre a determinare già nell’immediato conseguenze rilevanti sull’organico del personale Dsga, ha generato un giustificato allarme tra il personale dell’Istituto Jovine di Campobasso, che teme la soppressione di un istituto storico, situato in una delle zone più popolose del capoluogo, in cui la scuola rappresenta un presidio sociale strategico”.   (AD)

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