La proposta di legge dei dem

Molise da rurale a green: ok a sei nuovi progetti sulle rinnovabili. Pd prova a bloccare l’iter e chiede regole più severe

Il Consiglio dei Ministri ha dato parere favorevole a sei iniziative private per altrettanti impianti eolici e agrivoltaici in Molise. Il Pd vuole regole più chiare, distanziamento degli aereogeneratori dalle aree di insediamento per tutelare coltivazioni di pregio e animali e chiede che i procedimenti in corso di autorizzazione vengano bloccati in attesa che la Regione si doti di un Piano paesaggistico.

I consiglieri regionali del Pd Vittorino Facciolla, Alessandra Salvatore e Micaela Fanelli hanno appena presentato una proposta di legge regionale (numero 23) intitolata: Misure urgenti di tutela della biodiversità, del paesaggio e del territorio agro-silvo-pastorale.

La pdl stabilisce che “al fine di consentire una congrua applicazione della normativa statale e regionale in materia di installazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili, la giunta regionale, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge che si propone, predisponga e trasmetta il Piano paesaggistico regionale al Consiglio regionale per l’approvazione“.

Sarà poi compito della massima assise regionale adottare anche gli atti di programmazione “volti ad individuare aree e siti da tutelare ai sensi del D. Lgs. 42/2004, e comunque nel rispetto dei principi e criteri di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico del 10 settembre 2010 (Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili)”.

Facciolla Salvatore Primo consiglio regionale roberti
primo consiglio regionale roberti pallante presidente
Fanelli Primo consiglio regionale roberti

Perché la proposta dei dem – che vorrebbe colmare un importante vuoto n0rmativo – arriva proprio adesso è facilmente intuibile: il Consiglio dei Ministri ha recentemente dato il via libera a sei nuovi progetti sulle rinnovabili che coinvolgono il Molise, tre sono sull’eolico (energia dal vento), tre sono per l’agrivoltaico (fotovoltaico posizionato su un terreno che viene utilizzato allo stesso tempo per attività agricole o per l’allevamento).

In assenza di un Piano paesaggistico si riducono le possibilità di mettere un freno a queste iniziative private che puntano a svilupparsi  soprattutto in basso Molise.

Gli impianti che hanno ottenuto dal Cdm il parere favorevole sulla Via (valutazione di impatto ambientale) nasceranno a Rotello (opere di connessione e sottostazione elettrica per un impianto eolico costituito da 8 aerogeneratori a Serracapriola (Fg) da parte della società proponente Enel Green Power Italia S.r.l.); tra Santa Croce di Magliano e Rotello (impianto eolico e opere di connessione ad opera di Wind Energy Santa Croce S.r.l) e tra Rotello, Montorio nei Frentani e Montelongo (eolico e opere infrastrutturali e di connessione alla Rtn da parte della Blue Stone Renewable VII S.r.l.). Puntano sull’agrivoltaico invece i progetti Larino 1 (infrastrutture e opere di connessione alla Rtn per conto di Enel Larino 1 S.r.l. ora E-Larino 1 S.r.l); Rotello 1 (infrastrutture e opere di connessione alla Rtn, opere di rimboschimento e rivegetazione delle aree libere dove il proponente è Enel Rotello 1 S.r.l. ora E-Rotello 1 S.r.l) e per finire tra Ururi e San Martino in Pensilis (con opere di connessione site anche nel comune di Rotello per conto di Ambra Solare 5 S.r.l).

C’è insomma molta voglia di aumentare la quota di energia rinnovabile prodotta entro i confini regionali, ma c’è il rischio, di questo il Pd è convinto, che così facendo venga messo a repentaglio il paesaggio rurale, i beni storici e la biodiversità.

In particolare i dem temono per la sopravvivenza di avifauna e di mammiferi tutelati a livello comunitario “e soggetti a mortalità aggiuntiva derivante dagli impatti con le fonti energetiche rinnovabili”, oltre che per le produzioni agricole di pregio. Ed è per questo che in sede di istruttoria – così recita la loro Pdl che qui sintetizziamo – per il rilascio dell’autorizzazione all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili bisogna che ci sia compatibilità tra gli aerogeneratori (o gruppi di aerogeneratori con potenza singola o complessiva superiore a 300 Kw) e le specificità proprie dell’area di insediamento. I parchi eolici o fotovoltaici devono essere a una certa distanza dalle aree popolate da uccelli, dai Sic, dai tratturi, dalle aree archeologiche, come pure da zone di produzioni agricole di qualità, aree protette o a rischio idrogeologico.

Ma soprattutto la pdl “prevede che i procedimenti in corso di autorizzazione degli impianti da fonti rinnovabili superiori ai 300Kw saranno bloccati in attesa dell’attuazione del Piano Paesaggistico Regionale se non verrà attuato quanto innanzi disposto dallo stesso articolato”.

Ora questa iniziativa legislativa sarà assegnata dal presidente del Consiglio regionale Quintino Pallante alla Commissione consiliare competente per un parere prima dell’arrivo in aula per le determinazioni conclusive.   (AD)

 

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