Le sentenze

Autismo, Asrem condannata a risarcire per le terapie in centri privati: “Rimborso spetta a tutti”

L'avvocato Piunno ha diffidato Asrem a riconoscere il rimborso per le terapie ai familiari di un bambino autistico. Il legale sostiene che le cure vadano garantite a tutti, non solo a chi si rivolge in strutture accreditate.

Due sentenze del Tribunale del Lavoro di Campobasso hanno condannato l’Asrem a risarcire altrettante persone affette da Disturbo dello spettro autistico per le terapie effettuate secondo la metodologia Aba.

I casi potrebbero aprire la strada a nuovi ricorsi, tanto che vengono citati dall’avvocato Giuseppe Piunno nella sua lettera di diffida con cui ha chiesto all’azienda sanitaria molisana il rimborso per le spese sostenute dai genitori di un bambino autistico che vive in un comune della provincia campobassana.

Le terapie riabilitative comportamentali che mensilmente vengono seguite dal piccolo dovrebbero essere a carico del sistema sanitario nazionale. “Ma siccome non ci sono strutture pubbliche (o private accreditate) che hanno contratti in essere per questo genere di prestazioni con l’Asrem, – questo sostiene l’avvocato – i trattamenti terapeutici vengono richiesti ed effettuati in centri privati”.

avvocato giuseppe piunno

In effetti l’accreditamento per questo genere di prestazioni – come riferito anche da Primonumero in questo articolo – risale a circa un mese fa. Mentre la diffida (come pure le sentenze e la delibera della direzione generale Asrem numero 562 del 18 aprile 2023) è precedente. Ma anche se ora ci sono questi decreti che hanno accreditato con la sanità pubblica molisana tre strutture in tutta la regione mancano ancora le convenzioni che Asrem può stipulare con questi centri definendo anche la quota di rimborsi dovuta.

Senza convenzioni l’accreditamento resta una mera dichiarazione d’intenti.

“Chi ha effettuato terapie già prima di questa data (e comunque prima che le convenzioni vengano stipulate) non sarà tagliato fuori dal rimborso” questa è, in sintesi la tesi del legale, convinto anche del fatto che “se le strutture accreditate e in convenzione non riusciranno a ‘coprire’ l’intero fabbisogno di cure il rimborso sarà dovuto”.

L’ipotesi è più che probabile visto che le cure per la popolazione autistica sono erogate sia dai centri accreditati che non. E anche quando saranno sottoscritti i contratti tra i primi e la Asrem non è che i secondi interromperanno i servizi. Tanto che le due ordinanze – numero 922 e 926 del 2020 emesse entrambe dal Tribunale di Campobasso – sez. Lavoro – vanno proprio nella direzione auspicata dall’avvocato Piunno il quale riferisce a Primonumero di aver inviato integrazione documentale per il suo piccolo assistito così come richiesto dalla stessa Asrem dopo la diffida dello scorso luglio. “A dicembre mi avevano assicurato che il problema si sarebbe risolto”.

Ma siamo ad aprile e non c’è ancora l’ombra di un rimborso. Mentre ci sono le fatture a testimoniare i costi sostenuti per le terapie di cui il bambino ha necessità e che vengono pagate, integralmente, dai suoi genitori.   (AD)

 

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